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Umbria, terreno di incontri per il non profit

Laboratori. Un convegno indetto dalla Camera di commercio

di Redazione

E’ dal 2005 che la Camera di commercio di Perugia ha varato il Laboratorio di economia civile con lo scopo di tenere sempre aperto il confronto e il rapporto tra profit e terzo settore. Un?esperienza sicuramente innovativa: non è un caso che il 4 e il 5 aprile nel capoluogo umbro si siano dati appuntamento tanti esponenti di punta del non profit italiano per valutare gli spunti virutosi che questo ?tavolo? umbro suggerisce. Infatti l?esperienza locale ha dato il ?la? ad una riflessione di valore complessivo. Come ha evidenziato la relazione di Stefano Zamagni – che in apertura della sessione dedicata all?identità del terzo settore ne ha ribattezzato il ruolo nella categoria «capitale sociale di tipo linking» – la sua funzione insostituibile è quella di mettere in dialogo le varie sfere di cui si compone la società: commerciale, civile e politica. Zamagni ha richiamato l?urgenza di rendere finalmente pluralistico il mercato, dando piena soggettività dal punto di vista del Codice civile all?impresa sociale.

Altro spunto messo sul tavolo da Zamagni è quello di un ribaltamento radicale nelle dinamiche del welfare: «Dobbiamo passare da uno Stato che finanzia l?offerta come oggi, ad uno Stato che finanzia la domanda». Nelle condizioni attuali i soggetti del privato sociale sono soprattutto funzionali ad un contenimento delle spese e non ad un ripensamento del welfare su nuovi standard di qualità e di risposta a bisogni sempre in rapido cambiamento.

Un simile scenario deve fare i conti però con una varietà di identità e di forme giuridiche che oggi costituiscono l?universo del terzo settore che, come ha evocato con un?immagine decisamente attuale Vilma Mazzocco, oggi riveste la funzione di hub, ovvero di infrastruttura che favorisce la contaminazioni tra mondi diversi. È stato Gregorio Arena, già presidente di Cittadinanza Attiva, a suggerire un ruolo più strategico da parte delle Camere di commercio, che sono a pieno titolo tra quelle «autonomie funzionali» previste dalla Costituzione. Paolo Beni e Andrea Olivero, presidenti rispettivamente di Arci e Acli, hanno rivendicato uno spazio culturalmente meglio delineato, libero dall?assedio del mercato e della politica. Il finale è stato di Maria Rita Lorenzetti, presidente della Regione, che ha raccontato, con la vivacità che le è propria, l?esperienza del Patto per l?innovazione dell?Umbria. Il Patto non è un tavolo nato per costruire nuove alchimie, ma per avviare nuovi percorsi di fiducia tra le varie componenti sociali. Per essere efficace, ha detto la Lorenzetti, deve produrre spostamenti di potere. Per avvicinarsi a modelli a rete e abbandonare i vecchi e ormai inefficaci modelli piramidali.

L’INCONTRO

  • Il convegno

Spazi di partecipazione civile e capitale sociale: il convegno, promosso dalla Camera di commercio di Perugia il 4 e 5 aprile, ha messo a tema il rapporto tra profit e non profit, rapporto che poggia anche su un protocollo d?intesa siglato tra Unioncamere e Forum del terzo settore per la creazione di un tavolo di confronto sui temi della imprenditorialità sociale e dello sviluppo della qualità sociale.


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