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Souad Sbai: serve un permesso di soggiorno “a punti”

La neodeputata del Pdl lo ha detto questa mattina in un'intervista a Radio 24

di Sara De Carli

Dovremmo inventare un permesso di soggiorno ?a punti?, come accade per le patenti di guida di tutti. Così sarebbe facile distingurere l’immigrato perbene, che ha intatt il suo patrimonio di “punti” e quello che delinque. Alla terza trasgressione della legge italiana deve seguire l?espulsione definitiva. Gli immigrati onesti sul tema sicurezza hanno le stesse idee e la stessa preoccupazione degli italiani. Così ha detto questa mattina, in un’intervista a Radio 24, Souad Sbai, presidente delle donne marocchine in Italia, neoeletta alla Camera dei Deputati nelle liste del Pdl.
Le sue priorità? Lavorare per le seconde generazioni, poiché è inconcepibile che un ragazzo nato qua non abbia la cittadinanza italiana fino a 20 o 30 anni e si senta così eslcuso dalla vita del Paese. Per la Sbai così si crea un senso di frustazione in cui gli estremismi trovano facile presa.
Bocciato il diritto di voto agli immigrati: «non si può far votare chi ha i piedi qui e la testa in Afghanistan». Conta più un percorso serio per dare la cittadinanza agli immigrati onesti, e poi con la cittadinanza ogni altro diritto viene da sé.


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