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Prostituzione: a Milano liberate 436 donne in 6 anni

I dati divulgati dal vice sindaco Riccardo De Corato

di Redazione

”Recupero delle donne vittime della tratta, multe ai clienti e richiesta al Governo di vietare la prostituzione in strada per superare la legge Merlin. Questo l’impegno del Comune di Milano contro la prostituzione”. Lo annuncia il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato che sottolinea come siano 436 le donne salvate dagli sfruttatori grazie all’impegno del Comune.
”Nei primi mesi del 2008, – spiega il vice Sindaco – ovvero da gennaio ad aprile, la Polizia Municipale ha gia’ inflitto 1.420 multe ai ‘clienti’ sorpresi ad adescare prostitute in strada. Multe che si aggiungono alle circa 20.000 sanzioni emesse dal 1998, anno in cui ho firmato l’ordinanza anti-prostituzione come sindaco d’agosto, al 2007”. ”L’ordinanza – ricorda De Corato – e’ uno strumento che il Comune di Milano ha messo in campo per tentare di scoraggiare e ridimensionare il fenomeno della prostituzione in strada, dilagante soprattutto in alcune vie cittadine. Uno strumento che si basa sull’inosservanza al Codice della strada nella forma di manovre e soste occasionali che ostacolano la regolare circolazione”.
”Ma non e’ l’unico. – continua il vice Sindaco – Consapevoli che lo sfruttamento della prostituzione e’ un problema complesso che va combattuto anche attraverso il recupero delle molte donne ricattate e rese schiave da spietate organizzazioni criminali, abbiamo devoluto i proventi di queste multe al progetto ‘Accoglienza vittime della tratta’: oltre 1 milione e 392 mila euro (cui vanno aggiunti cofinanziamenti statali per 1 milione e 82 mila euro), dal 2001 al 2007”.
”Grazie a questo progetto, – specifica De Corato – dal 2001 al 2007, 436 donne sono state sottratte alla schiavitu’, attraverso un percorso di assistenza sociale e legale condotto dall’Ufficio stranieri del Comune di Milano”. ”Rimane aperta – rileva il vice Sindaco – la questione legislativa. Siamo fermi ad una legge, la Merlin, vecchia di 50 anni. Una legge completamente inadatta a far fronte ad un problema che non solo ha cambiato dimensione, ma soprattutto volto se pensiamo che oggi dietro lo sfruttamento della prostituzione si nascondono vere e proprie organizzazioni criminali. Per questo, anche sul fronte legislativo, – conclude De Corato – il Comune di Milano ha fatto la sua parte, chiedendo al Governo Prodi il divieto di prostituzione in strada. Un provvedimento che ci auguriamo venga presto preso in considerazione da questo nuovo Governo visto che, nel recente pacchetto sicurezza, il capitolo ‘prostituzione’ manca del tutto”.


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