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Prostituzione, Santanchè: “La soluzione? Cooperative di donne”

La proposta della portavoce della Destra che stamane ha depositato in Cassazione una richiesta di referendum per abolire la legge Merlin

di Redazione

”Non penso a riaprire le ‘case chiuse’, ne’ a riproporre le case di Stato per la prostituzione. Penso, piuttosto, a cooperative di donne”. Cosi’ il portavoce della Destra, Daniela Santanche’ spiega come potrebbe essere gestito il fenomeno della prostituzione dopo il referendum per l’abrogazione della legge Merlin per il quale ha depositato il quesito stamane in Cassazione. ‘
‘Riaprire le ‘case chiuse’ di Stato sarebbe una battaglia di retroguardia e non avrebbe senso riproporla nel terzo millennio”, dichiara. Per la Santanche’, ”sarebbe bello, soprattutto come donna, immaginare che la prostituzione non esiste. La legge Merlin pensava in quel modo di sradicarla ed eliminarla ma cosi’ non e’ stato. Oggi, la prostituzione esercitata in strada si accompagna anche ad altri reati, dallo spaccio di droga, al traffico di armi, oltre a ridurre in schiavitu’ la maggior parte della donne che la esercitano”.
Chiarisce l’esponente della Destra: ”Quello che mi interessa e’ di salvaguardare l’autodeterminazione delle donne e di regolamentare un fenomeno che non si puo’ ipocritamente far finta che non ci sia, facendo come gli struzzi che mettono la testa sotto la sabbia o come chi nasconde la polvere sotto il tappeto”.
La Santanche’ afferma di ”non voler dare giudizi morali sulle donne che si prostituiscono; ma non voglio che, nel momento in cui una donna decide di vendere il proprio corpo, abbia poi un maschio come capo della sua attivita’. Ecco perche’ penso, ad esempio, alla formazione di cooperative di donne che decidono di esercitare questa loro attivita’ in proprio”. In ogni caso, per la Santanche’ ”il referendum avrebbe come conseguenza diretta lo sradicamento della prostituzione di strada, eliminando l’odierna assurdita’ che prostituirsi in casa oggi e’ un reato e invece farlo in strada no. Noi vogliamo toglierla dalla strada, anche per combattere la prostituzione minorile e la clandestinita’: se ci sono luoghi deputati alla prostituzione -spiega- possono e devono esserci anche i controlli delle Forze dell’ordine e gli accertamenti fiscali”.


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