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Cluster bomb: Campagna Mine e Rete Disarmo plaudono al Trattato

Comunicato congiunto Campagna Mine - Rete Italiana Disarmo

di Redazione

COMUNICATO – Dopo dieci giorni di intensi negoziati, i delegati di 110 Paesi hanno adottato un trattato che proibisce la produzione, l?uso e il commercio delle bombe a grappolo a causa delle loro inaccettabili conseguenze umanitarie. ?La conclusione del trattato è una vittoria della società civile e di alcuni stati fortemente determinati ad evitare la catastrofe umanitaria che potrebbe derivare dall?uso massiccio di queste armi. Malgrado le pressioni di interessi forti ed i tentativi di alcuni Paesi partecipanti di modificare il testo per salvaguardare i propri arsenali , le delegazioni riunite a Dublino hanno saputo far prevalere le ragioni delle vittime e la necessità di prevenire ulteriori sofferenze,? dichiara Giuseppe Schiavello, direttore della Campagna Italiana contro le Mine. Al trattato, concluso anche grazie alla pressione di centinaia di attivisti e vittime delle cluster bombs riuniti nella Cluster Munitions Coalition, aderiranno anche alcuni dei principali produttori, utilizzatori e detentori di munizioni cluster. L?unico difetto del trattato – che contiene anche disposizioni molto concrete e positive sull?assistenza alle vittime ed alle comunità colpite – è costituita dall?inserimento di un articolo per permettere la partecipazione ad operazioni militari congiunte con stati che non aderiranno all?accordo e che potrebbero utilizzare munizioni cluster. Questa disposizione, voluta principalmente dai Paesi NATO, tra cui l?Italia, dovrà essere interpretata in maniera restrittiva, per evitare che gli stati aderenti al trattato compiano azioni (tra cui assistere intenzionalmente gli alleati nell?uso di munizioni cluster ed ospitare stock di tali munizioni sul proprio territorio) che ne violano lo spirito. La delegazione italiana presente a Dublino ha dichiarato il proprio sostegno al testo del trattato, e il 28 maggio il Senato della Repubblica ha votato all?unanimità un ordine del giorno bi-partisan recante un parere favorevole sulla messa al bando delle cluster bombs. ?Siamo certi che questa comunione di intenti tra maggioranza ed opposizione su una questione umanitaria di primaria importanza agevolerà la ratifica in tempi brevi del trattato, e assicurerà che all?impegno politico si accompagni un contributo concreto alla soluzione dei problemi causati da queste armi, attraverso il riadeguamento del Fondo per lo Sminamento Umanitario,? conclude Schiavello. Il Fondo per lo Sminamento umanitario istituito nel 2001 con una dotazione di 15 milioni di euro per un triennio ha subito nel tempo tagli costanti sino ad arrivare a poco più di 5 milioni di euro previsti per il triennio 2007-2009, anche questo in modo bi-partisan senza eccezioni.


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