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Fao: il Papa, se non dai da mangiare uccidi

È possibile adottare “provvedimenti coraggiosi che non si arrendono di fronte alla fame e malnutrizione come se si trattasse semplicemente di fenomeni endemici e senza soluzione". Lo afferma Benedett

di Redazione

E’ possibile adottare ”provvedimenti coraggiosi che non si arrendono di fronte alla fame e malnutrizione come se si trattasse semplicemente di fenomeni endemici e senza soluzione”. Lo afferma Papa Benedetto XVI nel messaggio letto dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano, al summit della Fao in corso a Roma. La Chiesa cattolica fa “un appello fermo ed accorato, che rimane di grande attualità per quanti partecipano al vertice: ‘dà da mangiare a colui che è moribondo per la fame, perché, se non gli avrai dato da mangiare, lo avrai ucciso'”. Il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano, scandisce le parole scelte da Benedetto XVI, citando il ‘Decretum gratiani’, per rivolgersi ai leader mondiali riunti a Roma all’Assemblea della Fao per fronteggiare la crisi alimentare mondiale. Benedetto XVI, nel messaggio letto da Bertone, denuncia con forza come la mancanza solidarietà è la causa principale di fame, “Solo la tutela della persona consente di combattere la causa principale della fame, cioè quella chiusura dell’essere umano nei confronti dei propri simili che dissolve la solidarietà, giustifica i modelli di vita consumistici e disgrega il tessuto sociale, preservando, se non addirittura approfondendo, il solco di ingiusti equilibri e trascurando le più profonde esigenze del bene”.


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