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La Dante Alighieri in campo per gli immigrati

Corsi di italiano nei luoghi di origine, ma anche in carcere

di Redazione

Il cammino intrapreso dalla Societa’ Dante Alighieri continua verso obiettivi sempre piu’ ambiziosi. Infatti, ora la societa’ ha iniziato a guardare nell’ambito del fenomeno migratorio con lo scopo di rendere piu’ agevole l’inserimento dei nuovi immigrati nel nostro Paese. Un cammino iniziato con l’organizzazione di corsi di italiano nei luoghi di origine degli stranieri in procinto di giungere in Italia e proseguito con una sempre maggiore diffusione della Certificazione Plida, recentemente ufficializzata anche a Manchester e all’Universita’ messicana di Tlaxcala. Significativo il caso di Louis Dabo, senegalese, e’ detenuto nella Casa Circondariale di Taranto. Da tempo studia la lingua italiana e da oggi e’ in possesso di un diploma ufficialmente riconosciuto dal Ministero degli Esteri che ne certifica la conoscenza al livello B2 (livello progresso), il quarto sui sei stabiliti dal Consiglio d’Europa nel Quadro comune europeo di riferimento per le lingue e assegnati dalla Certificazione della Societa’ Dante Alighieri. Intanto la Certificazione proposta dalla ”Dante” e’ entrata, grazie all’impegno del Comitato di Cosenza, Centro Certificatore presieduto da Maria Cristina Parise Martirano, anche nel carcere di Paola, dove cinque detenuti hanno espresso il desiderio di sostenere gli esami finalizzati all’ottenimento del diploma Plida.


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