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Diritti previdenziali:i passi fatti e quelli da fare

I dati dimostrano come la causa principale, in Italia, di invalidità e inabilità sia costituita proprio dalle patologie neoplastiche. Come affrontare questa situazione?

di Redazione

L’ Inps ha aderito per il secondo anno consecutivo all?invito di Favo a partecipare alla Giornata nazionale del malato oncologico per consolidare una proficua collaborazione finalizzata alla salvaguardia dei diritti dei malati oncologici attraverso il proprio ruolo istituzionale nel sistema previdenziale e assistenziale.

Ampliare le garanzie

Il continuo stimolo esercitato dalla federazione ha saputo realizzare intensi e concreti momenti di condivisione di innovative proposte e di verifica degli impegni assunti che hanno ampliato gli strumenti di garanzia per tutti coloro che, a causa di una menomazione della integrità psicofisica così diffusa, vedono compromessa la propria capacità di lavoro. In tale contesto, giova ricordare come sul piano previdenziale, l?Area medico legale Inps sia deputata all?accertamento dei requisiti sanitari previsti per l?erogazione delle prestazioni pensionistiche, secondo la legge n. 222/84, al diritto al pensionamento anticipato, secondo il dl n. 503/92 e delle prestazioni a sostegno del reddito, secondo la normativa prevista per il riconoscimento dell?indennità di malattia. Un anno fa abbiamo presentato i dati epidemiologici che mostravano come la causa principale, in Italia, di invalidità e inabilità fosse costituita proprio dalle patologie neoplastiche.

Sul piano assistenziale la legge n. 248105, trasferendo all?Inps le competenze sanitarie in tema di verifica e controllo degli stati di invalidità civile, ha visto impegnata l?Area medico legale Inps con l?obiettivo di fornire risposte tempestive attraverso la riduzione dei tempi di attesa del cittadino, di omogeneizzare i giudizi su tutto il territorio nazionale e di introdurre procedure informatiche che garantiscano trasparenza, tracciabilità e informazioni in tempo reale.

Gli obiettivi raggiunti

Ciò si è tradotto, in un anno di attività, nell?esame di circa un milione 800mila prestazioni assistenziali richieste, di cui il 30% circa è stato oggi già inserito in procedura informatica, tanto da far stimare che complessivamente le prestazioni richieste per patologia neoplastica siano state circa 250mila, con un tempo sanitario globale inferiore sensibilmente a 30 giorni.

Questo è stato l?impegno assunto nel corso della Giornata nazionale del malato oncologico del 2007, e I?Inps immediatamente ha tradotto in disposizioni operative alle strutture periferiche l?indicazione all?esame delle richieste dei soggetti con patologie oncologiche (Messaggio n. 014931 del 6 giugno 2007), entro 30 giorni dal ricevimento delle stesse dalle Asl.

Oggi possiamo dire che questo è avvenuto in tutto il territorio nazionale. Un ulteriore obiettivo realizzato riguarda la piena applicazione della legge n. 80/2006 con l?emanazione del decreto G. U, n. 225 del 27 settembre 2007, con l?individuazione delle patologie rispetto alle quali sono escluse visite di controllo e di revisione sulla permanenza dello stato invalidante per i titolari di indennità di accompagnamento; la Voce n. 7 riguarda la ?Patologia oncologica con compromissione secondaria di organi e apparati?.

Ma questi risultati non sono sufficienti, seppur di straordinaria rilevanza sul piano sociale, perché c?è ancora molto da fare: nei prossimi mesi lavoreremo insieme per costruire un nuovo strumento valutativo che superi l?attuale Tabella del 1992 dell?11-70-100% utilizzando come riferimento la Classificazione internazionale delle disabilità (ICF) e rifletteremo insieme su un obiettivo ambizioso da proporre al legislatore ipotizzando una specifica forma di tutela assistenziale e previdenziale congiunta, finalizzata ai malati oncologici. L?Inps conferma così il proprio impegno a fianco di Favo per contribuire ad ampliare il campo dei diritti.


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