Famiglia & Minori

Adozioni internazionali: domani la plenaria degli enti

Prima riunione convocata da Giovanardi, tra le opionioni discordi deu protagonisti

di Redazione

Il CEA – Coordinamento Enti Autorizzati, esprime condivisione ed apprezzamento per la scelta del Presidente della CAI, on. Carlo Giovanardi, di convocare per il 15 prossimo l’Assemblea plenaria degli Enti Autorizzati.
«Sono queste le giuste basi per il riavvio di un costruttivo confronto con la CAI» – commenta Gianbattista Graziani, Portavoce del CEA – «e bene ha fatto il Sottosegretario ad annullare le procedure “informali” con le quali la Commissione stava affrontando la questione delicatissima della definizione delle nuove Linee Guida».


«Nel rapporto tra Società Civile ed Istituzioni» – prosegue Graziani – «la forma e il rispetto di trasparenti principi di rappresentanza rappresentano un elemento imprescindibile, insieme ad un corretto spirito di confronto costruttivo, pur nella distinzione dei ruoli.».
Già nel passato il CEA aveva, infatti, manifestato il proprio disappunto per una gestione dei rapporti tra Enti Autorizzati e CAI non rispettosa delle regole di rappresentanza definite dalla CAI stessa, sostenendo che rapporti troppo personalistici avrebbero minato anche le migliori intenzioni della CAI.


«L’Assemblea plenaria sarà l’occasione per rappresentare al Sottosegretario le emergenze dell’adozione internazionale» – conclude Graziani – «dalla riforma della Commissione, che auspichiamo si trasformi in un Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla gratuità dell’adozione internazionale, fino al rilancio dell’impegno estero dell’Italia nella tutela dell’infanzia e dei suoi diritti, partendo dalla necessaria moratoria delle adozioni dalla Cina e un investimento strategico verso il continente africano».

Preoccupazione invece era stata espressa nei giorni socrsi da AiBi e dal coordinamento Oltre l’adozione. «Un confronto allargato alla partecipazione di tutti i 74 enti rischia di interrompere un lavoro sulla ridefinizione dei criteri per operare con le adozioni internazionali avviato da mesi. Il rischio che si profila è quello che si azzeri il lavoro svolto negli ultimi mesi, tenendo in sospeso quelli che sono i temi più spinosi del sistema: i requisiti degli enti per operare nei paesi stranieri, le modalità di fusione e accorpamento degli enti, la possibilità di rendere regionale l’operatività degli enti», aveva detto Cinzia Bernicchi, portavoce del coordinamento (leggi l’articolo).

 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA