Leggi & Norme

Roccella: una legge condivisa sulle dat è possibile

Lo ha detto oggi il sottosegretario, intervenendo alla conferenza stampa organizzata dalle associazioni che si occupano di stati vegetativi

di Sara De Carli

“Una legge condivisa di garanzia sulla dichiarazione anticipata di trattamento si può fare”. Lo ha detto questa mattina il sottosegretario al welfare, Eugenia Roccella, nel corso della conferenza stampa organizzata dalle associazioni italiane che si occupano di coma e stati vegetativi per presentare il loro appello al Pg di Milano affinché blocchi le procedure volte a porre fine alla vita di Eluana Englaro.

La legge per la Roccella dovrebbe partire ”dal rifiuto della dichiarazione di stato vegetativo permanente”, definizione peraltro contestata dal doumento presentato dalle associazioni, e in ogni caso sarebbe qualcosa di diverso dal testamento biologico: ”e’ gia’ uno slittamento semantico”, ha detto la Roccella.

Da dover partire? In Parlamento ci sono già otto ddl depositati, ma per la Roccella imprescindibile resta ”il parere sul testamento biologico dato in passato dal comitato nazionale di bioetica, un documento condiviso da tutti, laici e cattolici”. Il documento a cui fa riferimento il sottosegretario risale al 2003 e si intitola “dichiarazioni anticipate di trattamento”. Secondo il CNB tali dichiarazioni non dovrebbero essere vincolanti per il medico, anche se in cartella clinica il medico deve dare ragione della sua decisione. Il Comitato però si è spaccato anche in quella circostanz su alimentazione e idratazione: per alcuni membri questi non sono trattamenti medici ma atti doverosi, a cui il paziente non può rinunciare e la cui omissione si configura come eutanasia passiva.


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