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Famiglia & Minori

Sì a single e coppie di fatto

Lo ha detto la presidente della Bicamerale infanzia, Alessandra Mussolini. Favorevoli i radicali. Critiche dall'Udc: «La maggioranza chiarisca»

di Sara De Carli

Sì alle adozioni ai single e sì anche alle adozioni per le coppie fatto. È il programma di Alessandra Mussolini, deputata del Pdl e presidente della commissione bicamerale per l’Infanzia, così come lo ha presentato in un’intervista, ieri, a Klaus Davi.


«L’idea che ci possa essere una legge che consenta anche in Italia l’adozione ai single mi trova completamente d’accordo. Molti bambini, infatti, hanno un miglior rapporto con un’unica persona, anche single, quindi se un individuo riesce a dare amore ad un bambino ed a toglierlo dall’istituto per me va bene», ha detto. «Non sono d’accordo a lasciare i bambini negli istituti, nè con la legge sulle adozioni, che richiede l’assenso dei genitori della coppia richiedente e, soprattutto, non sono d’accordo con la legge che non prevede le coppie di fatto ed i single». Inoltre la Mussoilini avrebbe dichiarato guerra “agli istituti lager”, dove «i bambini subiscono anche violenze fisiche e psichiche. Una cosa terribile. Molti di questi sono stati chiusi, purtroppo gli istituti ancora attivi sono 53 e devono essere ancora riconvertiti. Cambiare la legge può rendere tutto molto più trasparente, anche per le adozioni internazionali, ci sono troppi enti e pochi controlli. Oggi, ci sono 2.226 comunità famiglia per i bambini, ma la cosa grave è che non esiste ancora una banca dati dei minori in stato di adottabilità e delle coppie richiedenti».

La senatrice Donatella Poretti, parlamentare Radicale-Partito Democratico ha subito annunciato «pieno e forte appoggio» al programma della Mussolini. «Ricordiamo che l’Italia ha gia recepito convenzioni internazionali, tra cui quella di Strasburgo del 1967, che prevedevano la possibilità per una persona singola di adottare. Purtroppo, le nostre leggi nell’adeguarsi alla convenzione, ratificata e resa esecutiva, l’hanno letteralmente aggirata con uno stratagemma: è infatti consentita l’adozione ai single solo in casi particolari, quelli di bambini disabili o comunque difficili. Costituisce un atto di civiltà abolire tale tipo di adozione e, se si ritiene che i single possano dare il loro contributo, adottando anche i casi difficili, consentire ad essi di farlo in modo chiaro e pieno, con un’adozione non diversa da quella applicabile alle coppie “normali” ed ai bambini “normali”».

Preoccupato invece Maurizio Ronconi dell’Udc: «C’è da capire se la disponibilità di adozione ai “single” declinata dalla Presidente della Commissione per l’infanzia, Alessandra Mussolini, sia solo farina del suo sacco oppure una posizione condivisa da parte di tutto il centro destra. Perchè se così fosse si aprirebbe con l’Udc una questione di principio assai grave e difficilmente colmabile che sconfinerebbe in una contrapposizione politica generale. Potrebbe invece essere necessario da parte dell’On. Mussolini un chiarimento con chi l’ha eletta presidente della Commissione per l’infanzia».

Il programma della Mussolini parrebbe in linea con la nuova Convenzione europea sulle adozioni, approvata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa lo scorso 8 maggio, che modifica la precedente convenzione del 1967, citata dalla Poretti. La Convenzione potrà essere firmata dai singoli Stati a partire da metà novembre. Sia il ministro Rosi Bindi sia la senatrice Laura Bianconi (Pdl), dal 2004 in Commissione bicamerale per l’Infanzia, in primavera avevano espresso parere contrario alla ratifica da parte italiana sic et simpliciter del testo, senza affrontare un ampio dibattito su temi così delicati.


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