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Sanità & Ricerca

GB. Pillola abortiva anche alle 12enni?

Il Parlamento inglese discute di una misura che consentirebbe alle ragazzine di abortire senza il consenso dei genitori

di Redazione

Pillola abortiva per le giovanissime, anche di 12 anni, senza il consenso dei genitori. È questa una delle misure che il Parlamento britannico si appresta a votare, tra una selva di polemiche.

L’idea è di “aggiornare” la legislazione in materia di interruzione volontaria di gravidanza, che è ferma da 40 anni. Così mercoledì la Camera dei Comuni inizierà l’esame di un pacchetto di riforme, tra cui anche la contesta norma che potrebbe consentire alle ragazze rimaste incinte di abortire senza che i propri genitori siano venuti a sapere dello stato interessante delle figlie. Tra le altre proposte, quella di far eseguire le operazioni nelle prime settimane dal personale infermieristico, o di poter assumere il farmaco abortivo a casa propria. Il dibattito è delicato anche perché alla norma sull’aborto farmacologico per le adolescenti sono legati i destini della legge sulla fecondazione ed embriologia umana, che rischia di finire seppellita da un fuoco contrapposto di emendamenti, qualora non sia dato tempo sufficiente per una discussione pacata sull’argomento. Da qui l’ipotesi che alla fine non ci sarà una nuova legge sull’aborto.

La conservatrice Nadine Dorries, che ha paragonato il dibattito a «una partita di football», sta lavorando per costituire un gruppo di pressione trasversale, in Parlamento, per passare al setaccio ogni proposta di modifica della normativa tutt’ora in vigore. La sua posizione pro-life, dichiarata pubblicamente, vuole arrivare a rigettare ogni possibilità per la donna di abortire senza il via libera di due medici. La polemica è tanto accesa che il parlamentare dei liberal democratici che vorrebbe concedere la possibilità di assumere la pillola abortiva a casa, Evan Harris, è stato definito «dottor Morte» dagli oppositori.


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