Sanità & Ricerca

BIOETICA. Testamento biologico: iniziate le audizioni al Senato

Il neurologo Stefano Bastianello ha portato in Commissione igiene e sanità prove di pazienti usciti dallo stato vegetativo

di Redazione

Al via le audizioni in Commissione igiene e sanità del Senato che serviranno ad aiutare i senatori ad arrivare a un testo condiviso sulle dichiarazioni anticipate di trattamento, o testamento biologico, da portare in aula. «Oggi», rivela il relatore, Raffaele Calabrò, «abbiamo ascoltato Luciano Gattinoni della Siaarti, la Società italiana di anestesia, analgesia rianimazione e terapia intensiva; Gabriele Sganga della Siti, Società italiana di terapia intensiva; Umile Granieri, neurochirurgo dell’università di Lugano; Stefano Bastianello, dell’Istituto neurologico Mondino di Pavia». Il senatore del Pdl annuncia che in calendario ci sono altre tre audizioni. Martedì prossimo verranno ascoltati Vasco Errani, presidente della Conferenza delle regioni, e componenti del Consiglio superiore di sanità (Css), mentre mercoledì sarà il turno dei presidenti della Corte costituzionale Piero Alberto Capotosti e Annibale Marini. Seguiranno, infine, giovedì Francesco Paolo Casavola, presidente del Comitato nazionale di bioetica (Cnb), e Amedeo Bianco, a capo della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo).

«Oggi i medici esperti di terapia intensiva e rianimazione ci hanno chiesto di arrivare a una legge che dia un indirizzo alla materia, nel rispetto delle scelte individuali ma senza prevaricare il ruolo del medico a cui spetta in ultima analisi il giudizio su cosa fare o no», ha spiegato Calabrò. Ma fondamentale per la futura discussione, e per la definizione dei confini tra libertà del cittadino e del medico, è stato l’intervento di Bastianello. Il neurologo, infatti, «ha sottoposto ai senatori studi recenti che svelano come indagini neuroradiologiche siano in grado di analizzare la capacità vitale del cervello delle persone in coma e in stato vegetativo, in poche parole, se questi malati rispondano a stimoli esterni nelle aree cognitive ed emotive. E, in base alla letteratura scientifica e alle indagini specifiche sull’attività cerebrale, Bastianello ci ha detto che esistono casi di persone uscite sia dal coma, ma anche dallo stato vegetativo».


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