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Con Wallace al cuorebdella condizione umana

racconti Torna la prima raccolta dello scrittore americano

di Giuseppe Frangi

A dispetto del clamoroso successo ottenuto in vita, David Forster Wallace il 12 settembre scorso si è tolto la vita. Non aveva ancora 50 anni e alle spalle alcuni libri che hanno segnato il passaggio di millennio (cfr Vita n. 43). A poca distanza dalla sua scomparsa l’editore italiano che ha il merito di averlo scoperto (la Minimum Fax) ripubblica la raccolta di racconti che nel 1989 “consacrò” Wallace all’attenzione della critica e del grande pubblico. Non è il libro più bello di Wallace, anche se già s’individua, come aveva notato Zadie Smith, la sua capacità magistrale di «unire testa, cuore e viscere». Wallace racconta la cultura americana e soprattutto le sue nevrosi, i suoi disagi emotivi dell’Occidente «con un’acutezza e un vigore avanguardistico che, a distanza di vent’anni, mantengono inalterata la forza del libro».
Ma questa volta la Ragazza dai capelli strani ci regala anche una perla inaspettata: è il racconto pubblicato in appendice e che Wallace aveva scritto lo scorso anno per il New Yorker , il mensile al quale abitualmente collaborava. Si intitola Brave persone e racconta una situazione estremamente semplice: un ragazzo e una ragazza stanno seduti su un tavolo di pic nic in riva ad un fiume alla vigilia di abortire il bambino appena concepito. Come consueto, nella sua prosa Wallace non ricorre ai dialoghi, ma racconta i flussi di pensiero, proprio per stare più “addosso” ai suoi protagonisti. Lui, Lane Dean jr., è paralizzato davanti a quella scelta: «Si odiava per quel suo starsene lì pietrificato… Lui lo sapeva bene che non andava bene, lo sapeva che gli si richedeva qualcosa di diverso da quell’orribile cautela e premura pietrificata». È una partita personale con la menzogna quella che Lane gioca. Finge che il suo tenersi fuori sia per il rispetto delle esigenze di lei. Man mano che il racconto procede, si vede che la scusa non tiene. Che la vera partita deve giocarla lui, “spietrificandosi”. E che se non accade qualcosa, lui è destinato a portarsi dentro quel senso d’inferno. Alla fine del racconto qualcosa accade. Imprevisto. Un gesto leggero che mette per una volta la menzogna alle corde. Leggetelo questo racconto di Wallace, che sa arrivare con tanta chiarezza al cuore della condizione umana.


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