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Welfare & Lavoro

generazioni, fate un patto:bmeno ai padri, più ai figli

savino pezzotta La ricetta dell'onorevole Udc, ex sindacalista

di Redazione

«Bene i contratti
di solidarietà. Ma la sfida è reinventare ammortizzatori sociali che coprano anche gli atipici» Vita: I contratti di solidarietà non sono un’invenzione di oggi, e lei lo sa. Che ne pensa?
Savino Pezzotta: Vanno sostenuti e arricchiti. Ma la vera sfida oggi è reinventare un modello di ammortizzatori sociali che colga la nuova configurazione del mondo del lavoro.
Vita: Infatti quei contratti coinvolgono solo i lavoratori dipendenti?
Pezzotta: È vero. In Italia abbiamo ammortizzatori sociali decenti che riguardano la cassa integrazione guadagni e il settore industriale. Bisognerebbe estenderla agli altri settori, e coprire gli atipici. Non escluderei l’idea di un salario minimo, magari legato a periodi lavorativi, che tuteli l’insieme del mondo del lavoro, più articolato e frammentato. Altrimenti si finisce con il proteggere solo una parte.
Vita: Ichino propone il contratto unico.
Pezzotta: Se contratto unico vuol dire definire un minimo per tutti, va bene. Credo però vi siano delle specificità dei settori merceologici o lavorativi. Non sono tutti uguali.
Vita: Si crea comunque un percorso verso il contratto a tempo indeterminato?
Pezzotta: Già oggi ci sono processi di integrazione più flessibili. Un conto è l’apprendistato, un conto è essere costantemente giudicato per un certo numero di anni. Un processo di questa natura andrebbe accompagnato da forme di partecipazione nella gestione dell’impresa da parte dei lavoratori. Per ridurre l’asimmetria fra prestatore e datore, servirebbe la democrazia economica, grazie alla quale ristabilire un equilibrio di potere.
Vita: L’agenda per il 2009?
Pezzotta: Per evitare che aumentino i lavoratori poveri si devono sostenere le famiglie, in particolare quelle numerose. Questo governo aveva promesso il quoziente familiare. Cominci a introdurlo. E poi cambiare il modello contrattuale, avviando un sistema di protezione che passi da un sistema di welfare che ci protegge dal mercato a un welfare che ci protegga nel mercato.
Vita: Un po’ l’idea del Libro verde di Sacconi?
Pezzotta: Ci sono differenze non da poco. È necessaria una nuova alleanza generazionale. È il tempo di dare qualcosa in meno ai padri per dare maggiori prospettive ai figli. Altrimenti, non ne usciamo.


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