Cooperazione & Relazioni internazionali

MOBILITÀ. Mezz’ora di macchina fa ingrassare

Lo rivela una ricerca americana sulle abitudini dei cittadini Usa

di Gabriella Meroni

Guidare, si sa, è uno stile di vita per gli americani. Ma quest’abitudine così radicata nella società d’Oltreoceano, una vera e propria auto-dipendenza, nuoce gravemente alla salute, soprattutto in termini di forma fisica: secondo Lawrence Frank, della University of British Columbia, «ogni 30 minuti passati in macchina aumenta del 3% la possibilità di diventare obesi», si legge sul The Post Chronicle. E andare in giro sempre e comunque su quattro ruote ostacola le possibilità di effettuare regolarmente i 150 minuti a settimana di esercizio fisico moderato, consigliati dai medici per stare bene. Ognuno di noi ogni giorno – ricorda James Hill, docente di pediatria della University of Colorado – dovrebbe compiere 10 mila passi. E ci si può aiutare a raggiungere questa cifra prendendo i mezzi pubblici o parcheggiando l’auto lontano dalla meta finale. Ma chi si muove solo in macchina – da casa al lavoro e viceversa, per fare shopping o portare e prendere i figli a scuola – come la gran parte degli americani, arriva a fare al massimo mille passi al giorno.

Le città più a rischio, in questo senso, sono le più nuove e ricche di strade a scorrimento veloce, come Atlanta, Dallas e Phoenix. Le più antiche come New York, Boston e Chicago sono più a misura di pedone e offrono anche più mezzi pubblici come alternativa all’automobile. Anche il clima, per i luoghi più a rischio, fa la sua parte: gli inverni rigidissimi e le estati torride non invitano di certo a camminare a lungo. Ma nel Paese dove la macchina è sempre stato un simbolo di libertà, si stanno facendo molti sforzi per ampliare le alternative: più tram e più illuminazione nelle zone buie sono le prime idee che potrebbero concretizzarsi a breve in molte metropoli. Il monito degli esperti vale in generale per le società occidentali, e non solo, sempre più dipendenti dalle quattro ruote.


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