Attivismo civico & Terzo settore

Tessera del tifoso: Juve ok, Palermo no

Diviso il mondo del calcio sulla nuova idea

di Redazione

A partire dal prossimo campionato, Lega Pro, con il supporto tecnologico di Telecom Italia, metterà a disposizione delle 90 società affiliate la “Tessera del Tifoso” che potrà essere utilizzata in tutti gli stadi italiani delle societaà coinvolte nel progetto. In linea con quanto stabilito dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, la tessera rappresenta lo strumento attraverso il quale Lega Pro vuole promuovere la categoria dei tifosi ‘ufficiali’ che aderiscono volontariamente ad un codice di comportamento etico. La nuova tessera nominale, basata su tecnologia RFID (Radio Frequency Identification), consentirà», dice un comunicato Telecom Italia, «la gestione degli accessi agli stadi per una maggiore sicurezza a tutela dei tifosi e darà ai titolari la possibilità di seguire sempre la propria squadra del cuore, anche in presenza di limitazioni negli stadi da parte delle autorità competenti.
«Apprezziamo l’atteggiamento di collaborazione espresso dalla Juventus e dal presidente Cobolli Gigli in merito alla nuova disciplina per le tessere del tifoso». Lo afferma Massimo Montebove, portavoce nazionale e dirigente provinciale torinese del Sap, il Sindacato autonomo di polizia.
«Si tratta di una piccola rivoluzione che comporterà sforzi economici per le società e cambiamenti culturali per molti tifosi, però crediamo -prosegue Montebove- che per far tornare il calcio ad essere uno sport di puro divertimento, un passatempo per sportivi veri e famiglie, occorra essere duri e severi con chi invece pensa di venire la domenica negli stadi per commettere violenze e devastare impianti. Gente che va tenuta fuori per sempre dagli stadi».
«Si afferma così -spiega Montebove- il principio della corresponsabilizzazione delle società sportive. Ogni fine settimana migliaia di donne e uomini delle forze dell’ordine vengono impiegati per garantire la sicurezza negli stadi, ogni stagione sportiva professionistica costa decine di milioni di euro allo Stato per l’impiego di poliziotti e carabinieri che vengono distolti dai consueti compiti di prevenzione e repressione del crimine. L’introduzione degli steward ha certamente ridotto l’impiego delle forze dell’ordine e in questa direzione occorre proseguire. La tessera del tifoso responsabilizzerà società e tifosi, i quali devono sapere che, se sgarrano, verrà loro inibito senza se e senza ma l’accesso agli stadi, a partire dalle trasferte”.

«Tutte le iniziative che vanno contro la libertà personale sono da sistema poliziesco. Togliere la libertà a un milione di persone per controllarne cento non va bene”. Lo ha detto a Cnr Media il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, commentando l’istituzione della tessera del tifoso. “Solo in tempo di guerra – ha aggiunto Zamparini – si fa il coprifuoco. Parlo a livello di libertà personale. Non è possibile limitarla schedando milioni di persone per andare a colpire cento facinorosi. Uno stato civile li colpisce lo stesso, senza bisogno di questi provvedimenti che sono chiaramente liberticidi».

Che cos’è la tessera del tifoso

A cosa dà diritto
* al possessore non si applicano le eventuali restrizioni alla vendita dei biglietti;
* vengono snellite sia le procedure di acquisto dei biglietti che quelle di accesso allo stadio, attraverso la creazione di varchi dedicati;
* è favorita la concessione di facilitazioni, privilegi e/o benefici da parte delle società (accumulo di punti, diritto di prelazione per l’acquisto di biglietti, convenzioni con altre società private come Ferrovie dello Stato, Autogrill, sponsor, ecc.).

I vantaggi per la sicurezza
* permette di “costituire” la categoria degli spettatori “ufficiali”;
* garantisce l’aumento degli standard di sicurezza del pubblico, perché esclude dagli impianti i soggetti sottoposti a Daspo o a condanne per reati da stadio;
* consente alle società sportive di avviare rapporti “virtuosi” con le tifoserie ufficiali, soprattutto per le trasferte;
* nel tempo determinerà la costituzione, nell’ambito delle Società Sportive, dei c.d. “dipartimenti dei tifosi” che in altri grandi club europei hanno trovato applicazione con apprezzabili risultati.


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