Economia & Impresa sociale 

Rinasce il municipio dell’Aquila, grazie alle Bcc

Versati i 5 milioni raccolti per il terremoto

di Redazione

Il Municipio dell’Aquila sarà ricostruito grazie all’intervento delle Banche di Credito Cooperativo italiane. A sei mesi esatti dal sisma, il Presidente di Federcasse. Alessandro Azzi, ha simbolicamente consegnato nelle mani del Sindaco della Città colpita dal terremoto del 6 aprile, Massimo Cialente, nel corso di un incontro con la stampa, i 5 milioni di euro raccolti dal Credito Cooperativo in tutta Italia. Frutto di oltre 9 mila versamenti, i 5 milioni di euro raccolti dal Credito Cooperativo comprendono anche il contributo di 1.5 milioni stanziato dalla BCC di Roma (presente in Abruzzo con 18 sportelli e nelle aree più colpite con 6 agenzie); di 1 milione di euro delle BCC della Lombardia; di 600 mila euro delle BCC dell’Emilia Romagna; di 400 mila euro delle  BCC della Toscana, di 250 mila delle BCC di Abruzzo e Molise, di 130 mila delle BCC della Campania. A questi si aggiungono i contributi di migliaia di semplici cittadini, amministratori, soci, dipendenti e clienti delle oltre 400 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane.

La somma, messa a disposizione dei Governi locali (Regione, Provincia, Comune),  è stata concordemente destinata alla ristrutturazione di Palazzo Margherita, sede storica del Comune dell’Aquila, e della annessa Torre Civica, monumento – quest’ultimo – particolarmente caro agli aquilani per essere l’unica – e comunque ancora visibile –  traccia del vecchio castello medievale,  la cui campana ha accompagnato ogni sera, fino a quel tragico 6 aprile, il riposo della città con 99 rintocchi,  per ricordarne la fondazione e la grande, nobile storia. In particolare,  Palazzo Margherita, edificato a partire dalla fine del XIII secolo, originariamente adibito a Palazzo Civico per ospitare il Capitano di Giustizia della Città, nella seconda metà del Cinquecento venne restaurato e trasformato in residenza di Margherita d’Austria, figlia di Carlo V (da qui il nome del palazzo diventato, in epoca recente, sede del Comune dell’Aquila).

Nel corso della Conferenza stampa, il sindaco Cialente ha detto come questo progetto rappresenta il primo atto concreto della rinascita del centro storico. “E’ una data da ricordare quella di oggi”  ha detto il Sindaco. “A centottanta giorni dal terremoto è per tutti noi motivo di orgoglio presentare, in Piazza Duomo, un tassello fondamentale della rinascita della comunità aquilana”. Ricordando come il Municipio sia, nei fatti, la “casa di tutti”, il Sindaco ha sottolineato come la nuova Casa comunale sorgerà utilizzando i più moderni criteri di antisismicità e funzionalità, nel rispetto dell’ambiente circostante. “Il terremoto ha dimostrato le fragilità di questa città – ha concluso Cialente – ma anche attraverso questo progetto, e con gli altri che seguiranno, trasformeremo la fragilità in forza, per una nuova rinascita a vantaggio delle generazioni future”.

Il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, e la Presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane, hanno invece voluto mettere l’accento sulla decisione collegiale che ha individuato nel Municipio – ed in una sua prioritaria necessità – il referente istituzionale sul quale far confluire la somma raccolta.

 Soprattutto, Chiodi ha messo l’accento sul “metodo” che ha consentito di individuare, nella ricostruzione del Municipio, il progetto da sostenere. “E’ questo un dato da sottolineare”ha detto Chiodi. “Non è usuale, infatti,  vedere soggetti privati e istituzioni locali definire insieme la migliore modalità di impiego delle somme raccolte”. Da questo punto di vista, il progetto che si presenta oggi, per Chiodi “ha in sé, per importanza intrinseca e innovatività di gestione, caratteristiche uniche da prendere a modello anche per il futuro”. Dello stesso avviso anche la Presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane: “È bello essere di nuovo a Piazza Duomo, dove solo sei mesi fa c’erano persone disperate” ha esordito. “E’ importante avviare la ricostruzione ripartendo dalle cose di tutti, come la Casa Comunale. Secondo criteri costruttivi di massima sicurezza e protezione”. “Vorremmo – ha concluso la Presidente – che  attraverso progetti come questi, in pochi anni, l’Aquila possa diventare, agli occhi del mondo, una delle città più belle e sicure dove vivere”. Per il Credito Cooperativo, come è stato invece sottolineato dal Presidente di Federcasse Alessandro Azzi, “contribuire alla ricostruzione di un simbolo così importante per la comunità locale va ben oltre il semplice fatto materiale”. “Ci sono luoghi – ha detto Azzi – nei quali la comunità si ritrova ed attraverso i quali attinge l’energia per considerarsi davvero tale, coesa, capace di confrontarsi e di guardare con rinnovata fiducia al futuro”.

“Come in una antica agorà, allora, attraverso la rinascita di uno dei Palazzi simbolo dell’Aquila – ha detto ancora Azzi –  vorremmo contribuire alla rinascita del centro storico,  permettendo alle migliori risorse di questa città di avere nuovamente un luogo di dibattito, incontro e confronto” . Soprattutto, il Presidente di Federcasse ha sottolineato la capillarità del progetto di solidarietà e di raccolta fondi, frutto della “mobilitazione di privati senza alcun supporto mediatico”. “Elementi, questi – ha concluso Azzi –  propri di uno stile cooperativo che ha trovato conferma  anche nella possibilità di condividere  – con le Autorità locali  –   una riflessione sulla loro destinazione”. Il valore del localismo rappresentato dalla cooperazione di credito in Abruzzo è stato sottolineato dal Presidente della Federazione Abruzzo e Molise delle BCC, Domenico Ciaglia,  e dal Presidente della BCC di Roma, Francesco Liberati.

Per Domenico Ciaglia, va rimarcato il grande valore della “solidarietà” di un sistema di banche locali che hanno sentito, nella tragedia dell’Abruzzo, la comune matrice valoriale di banche del territorio. Ciaglia ha inoltre ricordato come le BCC abruzzesi e molisane stiano lavorando per programmare il “dopo” emergenza. “Attraverso nuovi programmi di microcredito per le famiglie e l’economia locale, ma anche per erogare prestiti di soccorso alle  vittime dell’usura”.

Liberati ha invece ricordato come la BCC di Roma abbia attivato fin da subito iniziative e prodotti creditizi dedicati alle esigenze specifiche più diverse, ad esempio: finanziamenti per la ricostruzione, finanziamenti a tasso zero per le imprese per il riavvio delle attività, crediti di sussistenza a tasso zero. “Si tratta – ha detto Liberati – di uno sforzo importante ed impegnativo per la nostra Banca, ma del quale siamo orgogliosi”. “Con volontà ed entusiasmo vogliamo partecipare alla ricostruzione di una città che ormai tutti gli italiani hanno nel cuore”.


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