Sanità & Ricerca

Rasi: «le regioni potrebbero optare per il day hospital»

Oggi la riunione del cda dell'Aifa

di Sara De Carli

È atteso per oggi il via libera definitivo dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) alla pillola abortiva Ru486. Sì. No. Forse.

Certo è che la riunione del Cda dell’Agenzia ci sarà oggi. Guido Rasi, direttore generale dell’Aifa, ha detto in un’intervista a Il Giornale che “si approvera’ il verbale della delibera del 30 luglio senza modifiche”, perché “è un atto dovuto”. Lo smentisce via agenzia di stampa Maurizio Gasparri, che assicura che l’Aifa non decidera’ sulla RU486 prima della conclusione dell’indagine avviata dal Senato sulla pillola abortiva: “Lo stesso direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco ha precisato che non saranno prese decisioni definitive pubblicate in Gazzetta Ufficiale, in attesa che l’indagine conoscitiva in corso al Senato si svolga nei tempi e nei modi necessari”. Il viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio, dice che la “pausa di riflessione” “mi sembra ci sia stata”, anche se poi precisa che  “a seguito di richieste del Parlamento, le modalita’ tecniche indaicate dall’Aifa possono essere poi integrate”.

Le tre pastiglie che serviranno per l’aborto chimico, non disponibili in farmacia ma solo in ospedale, “costeranno al servizio sanitario nazionale circa 99 euro. Il prezzo – fa notare Rasi – piu’ basso d’Europa”. Sulle modalita’ di somministrazione della RU486, l’Aifa alza bandiare bianca: per Rasi è vero che “l’aborto deve essere effettuato in ambito ospedaliero”, come prescrive la legge 194, tuttavia sono “le regioni che stabiliscono la definizione di ricovero”, e le regioni “potrebbero anche stabilire che la Ru venga somministrata in Day Hospital”.


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