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8 per mille statale: 44 milioni per ricostruire

Dopo il record negativo del 2008 (appena 3,5 milioni) quest'anno molti interventi saranno in Abruzzo. Finanziate anche alcune ong

di Gabriella Meroni

Torna, dopo una prolungata assenza (ingiustificata), l’8 per mille a gestione statale. È infatti all’esame della Commissione Bilancio della Camera lo schema di decreto del presidente del Consiglio dei ministri che ripartisce il contributo che annualmente i cittadini destinano firmando nell’apposita casella della dichiarazione dei redditi.
Abbiamo detto «torna» perché quest’anno sono a disposizione quasi 44 milioni di euro (43.969.406,39 per la precisione) contro i 3 milioni e mezzo (per la precisione 3.542.043,21 euro) devoluti nel 2008, il più basso fondo dell’8 per mille statale di tutti i tempi. Le buone notizie non finiscono qui: seppur parzialmente, infatti, verranno finanziati tutti e quattro gli obiettivi dell’8 per mille, ovvero calamità naturali, beni culturali, assistenza ai rifugiati, fame nel mondo, con la parte del leone che sarà fatta – per i primi due obiettivi – dall’Abruzzo terremotato e danneggiato (in totale 24 interventi nella sola provincia dell’Aquila). L’anno scorso, per continuare il raffronto, vennero invece finanziati soltanto 7 interventi, e tutti per calamità naturali.
Ma ecco nel dettaglio gli importi: per «interventi sisma regione Abruzzo» andranno – se lo schema di decreto sarà approvato dal Parlamento, ma in genere lo è – quasi 14,7 milioni (14.692.931,95); a «interventi sisma Emilia Romagna» circa 4 milioni (4.069.006,75); a «calamità naturali» quasi 11,2 milioni (11.196.977,22); a «rilevanze beni culturali» e «beni culturali ripartizione territoriale» un totale di circa 10,6 milioni (6.176.524,14 + 4.410.799,05 euro); all’«assistenza a rifugiati» 2,6 milioni (2.608.975,00) e infine alla «fame nel mondo», la Cenerentola degli obiettivi, «solo» 814mila euro (814.192,28). Per quest’ultimo obiettivo riceveranno i fondi statali, tra gli altri, l’associazione Enzo B. onlus di Torino (che siede nel comitato editoriale di Vita), le ong Ciss di Palermo e Mlal di Verona (la più finanziata, con oltre 157mila euro) e le associazioni L’Africa chiama di Fano e Il sole di Como. Essenziali poi gli oltre 2 milioni e 200mila euro che andranno al Cir, il Consiglio italiano per i rifugiati di Roma, che da vent’anni opera in tutta Italia con il patrocinio dell’Unhcr.
La “risalita” nei fondi disponibili per l’8 per mille statale probabilmente farà riguadagnare credibilità a questo strumento, sul quale sempre meno enti e istituzioni potevano contare: prova ne sia il calo costante nelle domande di finanziamento, che dal 2008 al 2009 hanno subito una flessione del 16%, passando da 1.168 a 974; solo nel 2006 le richieste erano state oltre 1600.


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