Famiglia & Minori

Bonanni: «meglio un assegno del quoziente»

Ieri un convegno Cisl su donne e lavoro

di Redazione

La Cisl è “vicina” al concetto di quoziente familiare ma ritiene che per questioni costituzionali e di reddito sia meglio introdurre un “forte assegno a favore delle famiglie”. Lo ha affermato ieri il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che ha parlato a margine del convegno ’Le donne e il lavoro: la risposta alla crisi’.
Bonanni sottolinea che le famiglie sono ’il primo ammortizzatore sociale’ nel nostro Paese e quindi è necessario ’mettere a disposizione un ventaglio di interventi fiscali’ perché i nuclei familiari reggono le sorti di chi è più in difficoltà a causa della crisi economica.

“Può essere accattivante – puntualizza – l’idea di rispondere alla crisi chiedendo solo l’aumento dell’indennità di disoccupazione o il ricorso al salario garantito, ma si tratta di veleno nelle arterie sociali. Guardiamo con favore, invece, al ricorso ai contratti di solidarietà”.

Il ministro Sacconi, anch’esso presente al convegno, ha dichiarato la disponibilità ad aprire, nelle prossime settimane, un tavolo sulla flessibilità dell’orario di lavoro, un tema centrale per recuperare competitività dal lato del lavoro femminile. Sacconi, su questi temi, riconosce alla Cisl di aver aperto da tempo la battaglia per una rimodulazione del part-time. “Questo strumento – conclude Sacconi – deve essere normativamente molto più incentivato”.


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