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Visco: «il quoziente familiare serve solo ai ricchi»

Intervento dell'ex ministro sul Sole 24 Ore

di Sara De Carli

Vincenzo Visco su IL SOLE 24 ORE firma un pezzo sul quoziente familiare, allegando anche una tabella/simulazione, per dire che «il quoziente non fa miracoli» ed è «preferibile puntare su assegni e detrazioni per i figli».

L’analisi di Visco è articolata in otto punti, tra cui: il fatto che i single subiscono una tassazione più elevata, «una sorta di tassazione sul celibato»; che il quoziente risulta massimamente vantaggioso per le famiglie monoreddito, «quindi rappresenta un forte disincentivo al lavoro femminile»; il risparmio fiscale cresce col reddito, per cui «i figli e i coniugi dei ricchi sono più meritevoli (e valgono di più) di quelli dei poveri». In conclusione, dice Visco, il quoziente «ha molto poco a vedere con la famiglia e molto di più con l’obiettivo di ridurre le imposte ai ceti abbienti».


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