Economia & Impresa sociale 

Assicurazioni sempre più care

I consumatori prevedono aumenti fino al 170% dal '96

di Redazione

Si profilano nuovi aumenti per l’rc auto, in media del 15%, che renderanno gli incrementi pari addirittura al 170% se conteggiati a partire dal 1996. A sottolineare questo dato, come segnala l’agenzia helpconsumatori,  sono Federconsumatori e Adusbef a commento delle dichiarazioni rese dal presidente Ania Fabio Cerchiai in audizione in Commissione Finanze alla Camera. Cerchiai ha parlato di risultati negativi nella gestione dell’assicurazione rc auto che “comporteranno una inevitabile ricaduta sui prezzi delle coperture”. Secondo una prima stima, ha aggiunto, su 100 euro di premi incassati nel 2009 ne sono stati spesi 105 e dunque “il conto economico delle rc auto per il secondo anno consecutivo registrerà una perdita tecnica”.

“Le affermazioni di Cerchiai circa i risultati negativi della gestione dell’rc auto fanno intravedere, ancora una volta, nubi all’orizzonte per gli automobilisti – commentano Federconsumatori e Adusbef – Il bilancio negativo del settore, infatti, vuole esser fatto ricadere sui prezzi delle polizze, come ammette lo stesso il presidente dell’Ania. Noi, invece, chiediamo che vi siano meno sprechi e meno profitti”. La previsione delle associazioni è che i rincari medi saranno del 15%, “dato oltretutto denunciato dagli stessi Agenti delle Agenzie di Assicurazione”.

“Tutto ciò – concludono – in un contesto in cui si susseguono senza sosta i tentativi di smantellare tutte le conquiste ed i progressi fatti grazie ai decreti Bersani, che, immettendo elementi di competitività e trasparenza all’interno di tale settore, hanno suscitato l’ostilità da parte della lobby assicurativa. Non è questa la direzione giusta per giungere ad una riduzione delle tariffe rc-auto. Sarebbe piuttosto necessario proseguire sulla strada delle liberalizzazioni, al fine di innescare una maggiore competitività in un settore che ne ha davvero forte bisogno”.

Per il Movimento Difesa del Cittadino quanto accaduto pone interrogativi sulla permanenza al tavolo Ania. “Cosa deve accadere perché finalmente le polizze rc auto possano diminuire? Sono dieci anni che dall’Ania ci sentiamo ripetere il solito mantra “Ci vuole ben altro…”, anche dopo che sono stati approvati accordi e provvedimenti che dovevano portare con certezza alla riduzione dei costi delle polizze”. Questo il commento dell’associazione, che aggiunge: “Questo atteggiamento di continuo gioco al rialzo dei vertici Ania pone un serio problema di verifica del tavolo con i consumatori, perché tutte le disponibilità finora dimostrate dalle associazioni sembrano non portare mai a risultati certi e in favore degli assicurati. Questo provoca un forte senso di frustrazione e ci pone un serio interrogativo se rimanere o no a far parte del tavolo”.

L’Unione Nazionale Consumatori si sofferma su un ulteriore aspetto che riguarda le frodi. “La proposta dell’Ania di istituire un’agenzia antifrode per i sinistri auto è senz’altro condivisibile, a patto che non sia la solita operazione di facciata – ha commentato Massimiliano Dona, segretario generale dell’UNC, sulla proposta del presidente Ania – E’ bene ricordare che in ogni compagnia di assicurazione che si rispetti c’è un ufficio antifrode, perché le truffe ci sono sempre state e sempre ci saranno. In realtà, finora è mancata la volontà di combatterle seriamente, perché è molto più facile aumentare i prezzi delle polizze, facendo così pagare agli assicurati onesti i costi delle truffe”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA