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Famiglia & Minori

Ecpat e il turismo sessuale caraibico

La Ong punta il dito sul fenomeno, in particolare in Repubblica Domenicana dove tocca il 27% dei bambini

di Lorenzo Alvaro

“Povertà e sfruttamento sessuale dei minori nei viaggi. Cosa può fare la cooperazione tra i popoli?”. Su questo tema si è interrogata ECPAT-Italia in un convegno a Roma. Gli obiettivi: capire quali sono le “ragioni” di questo dramma, chi sono i bambini a rischio e come le organizzazioni, le istituzioni, la cooperazione e la società civile possono intervenire. Tra i relatori Luis Mendez Jimenez, coordinatore di ECPAT-Repubblica Dominicana, paese a forte rischio prostituzione minorile e turismo sessuale. La prostituzione minorile è una delle tragiche conseguenze della povertà. Nella provincia di Samanà, Rep. Dominicana, il 60% delle famiglie che abita nelle città ed oltre l’80% nelle campagne vive al di sotto della soglia di povertà; la disoccupazione è pari al 50% mentre l’analfabetismo al 33% (2002); il 27% dei minori lavora e viene reclutato dal racket della prostituzione. Samanà è una delle destinazioni più ambite dai turisti sessuali. Povertà spesso fa rima con tolleranza sociale, l’accettazione, ovvero la percezione errata, della prostituzione dei bambini e adolescenti come una cosa normale. Nel 2008, in Repubblica Dominicana, uno studio rivelò che il 60% delle persone intervistate non era contrario allo sfruttamento sessuale dei bambini. I motivi? Sempre gli stessi: povertà delle famiglie delle vittime; mancanza di valori; mancanza di applicazione delle leggi; mancanza di politiche pubbliche a favore dell’infanzia. Dopo il terremoto di Haiti che ha reso orfani migliaia di bambini la situazione è peggiorata in maniera allarmante. «Come mostrano questi dati, sensibilizzare affinché nessuno parta più alla volta della Repubblica Dominicana, alla ricerca di sesso con minori, è importante ma», sottolinea Yasmin Abo Loha, coordinatrice dei programmi ECPAT-Italia, «capire come cooperare per lo sviluppo economico, per il bene di questi Paesi a rischio, è al di sopra di ogni altra cosa. L’evento è parte di un progetto internazionale, supportato dalla Commissione Europea, che vede impegnata ECPAT-Italia ed altre quattro ECPAT d’Europa (Germania–Olanda–Austria–Estonia) contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e adolescenti nei viaggi e nel turismo, verso sei Paesi a forte rischio sfruttamento: Kenya, Filippine, Sud Africa, India, Costa Rica e Repubblica Dominicana. A noi è stato assegnato il compito di far conoscere il problema di quest’ultimo Paese». L’età delle vittime va dagli 8 ai 17 anni. La percentuale di turisti e stranieri si aggira attorno al 15%, e pagano di più dei clienti locali. I turisti sessuali più “presenti” vengono da Canada, Stati Uniti, Italia, Germania e Francia, ma sono molti anche quelli da Russia ed Ucraina. Nel corso del tempo, anche le modalità e i luoghi di incontro sono cambiati: dal chiuso delle case di appuntamento alle strade e le piazze, i locali in cui sorseggiare rum e ascoltare il merengue. D’altra parte, il passaggio da un’economia prevalentemente agricola a un’altra che fa affidamento solo sui servizi e sul turismo ha avuto un impatto forte sul problema, incrementando gli ingressi nel paese ma anche la povertà dei settori più marginali della popolazione cui spetta l’onere di sopportare il peso del crescente costo della vita e della cronica carenza di infrastrutture e servizi di base. Del progetto fanno parte anche uno spot video e uno spot audio “I bambini non sono un’attrazione turistica” che hanno visto la partecipazione del noto attore Arnoldo Foà.
L’organizzazione ha avuto il piacere di discutere di questi temi con: Chiara Venier, per la Cooperazione allo Sviluppo Italiana; Mara Clemente, dottoranda all’Università La Sapienza, da poco tornata dalla Rep.Dominicana per uno studio sul campo; Domenico Porcelli, AUCI, per il Comitato Cittadino per la Cooperazione decentrata di Roma; Ida Pienotti, che testimonierà la realizzazione di un centro di prevenzione e recupero degli adolescenti a rischio a Santo Domingo; Claudia Gatti, CISP, per Link 2007, che tratterà il problema dello sfruttamento sessuale in Colombia; Samanta Tata, di Quo Vadis,  in rappresentanza dell’Opera Romana Pellegrinaggi.

 


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