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Solidarietà & Volontariato

Senza sede il 60% delle associazioni

La nuova casa del volontariato sarà il primo intervento di ricostruzione sociale

di Lorenzo Alvaro

A un anno dal terremoto che ha colpito L’Aquila e i comuni limitrofi, provocando centinaia di vittime e danni ingenti, CSVnet, il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, fa il punto sull’impegno speso al fianco del Volontariato nei giorni dell’emergenza e sui progetti messi in campo per la ricostruzione sociale del territorio ed in risposta ai bisogni della popolazione già presenti e acuiti dal sisma.

Le stime dicono che solo 17 mila persone hanno trovato alloggio in una delle sistemazioni abitative previste dal Governo (Progetto CASE e MAP), mentre quasi 5.000 aquilani sono ancora sistemati in alberghi sulla costa.

Allo stesso modo il 60% delle associazioni aquilane non ha potuto far rientro nelle sedi originarie mentre il 44% non dispone ancora di una soluzione logistica, neanche provvisoria.

A riguardo il CsvAq ha curato e pubblicato “Rilevazione dei bisogni delle associazioni colpite dal sisma del 6 aprile 2009” uno studio creato intervistando le associazioni. Nella conca aquilana c’erano 107 associazioni. Il CsvAq ha cercato di contattarle tutte (85 tramite posta elettronica e 22 per posta ordinaria). Hanno risposto in 56 di cui 48 sono del Comune dell’Aquila. Il primo passo è stato quello di fare chiarezza sulle tipologie, rilevando che il 55% sono associazioni di volontariato, il 16% di promozione sociale, il 13% Onlus riconosciute e il 4% consiste in altre forme. E arriviamo alla cerntia dei danni. I risultati sono drammatici: l’84% ha subito danni agli immobili. Il 60% non potrà rientrare nei propri edifici. Infine l’88% delle associazioni vive in una sistemazione provvisoria.

Ma il sisma non è stato solo distruzione. Sono nate infatti 44 nuove realtà tra comitati cittadini e associazioni tutte per lo più rivolte alla ricostruzione dei centri storici. Nell’elenco compaiono le già celebri Comitato 3e32, molto atttiva nei mesi immediatamente successivi al sisma e Onna Onlus voluta, fra gli altri, anche da Giustino Parisse. Inoltre il 34% delle associazioni potrebbe disporre di mezzi e risorse per realizzare una sede ma ha difficoltà nell’individuare aree adatte e disponibili.

CSVnet ha garantito in questi mesi una presenza costante sul territorio, grazie all’impegno degli operatori del CSV aquilano e dei colleghi degli altri CSV, e realizzato un intervento straordinario di coordinamento e di sostegno alle Organizzazioni di Volontariato non specializzate in protezione civile.

Per la ricostruzione “immateriale” del tessuto sociale del territorio abruzzese i Centri di Servizio per il Volontariato hanno individuato una serie di interventi strutturali. Il primo e più importante è la Casa del Volontariato (CdV) che nascerà a novembre 2010. Realizzata con i 500 mila euro di fondi raccolti in collaborazione con Banca Etica, Round Table Italia ed il gruppo editoriale Vita, sarà la cabina di regia per tutto il volontariato cittadino. Un progetto nato dall’esperienza del Csv locale ma che ha saputo coinvolgere le tante anime del sociale. La struttura infatti prevede una palazzina di due piani che comprende una sala riunioni, una sala formazione e gli spazi dove le associazioni troveranno ospitalità per i propri uffici e poi la nuova sede Csv, una sala convegni comune e una foresteria. Una nuova realtà votata ad unire le realtà associative presenti sul territorio (la ricerca ha rilevato anche che l’83% delle associazoni vorrebbe usufruire degli spazi della CdV)

 

Gli altri interventi importanti sono l’Accompagnamento alle OdV locali realizzato dai CSV abruzzesi per la presentazione dei progetti sperimentali finanziati con il Fondo Nazionale per il Volontariato per l’anno 2010 (30 progetti finanziati per un ammontare di 919.800 mila euro circa) e i Bandi sulla progettazione sociale: stanziati 2,5 milioni di euro grazie all’accordo nazionale che vede insieme CSVnet, ACRI (associazione delle fondazioni di origine bancaria), Forum Terzo Settore, ConVol, Consulta dei Comitati di Gestione.

L’obiettivo è quello realizzare un sostegno pluriennale, duraturo e di rete per realizzare progetti di ricostruzione sociale, di sviluppo di comunità, di risposta ai bisogni della popolazione già presenti e acuiti dal sisma. I CSV abruzzesi lavoreranno al fianco delle Organizzazioni di Volontariato per accompagnarli nella realizzazione di progetti che abbiano come idea guida quella della ricostruzione sociale partecipata, in cui sia coinvolto oltre il Volontariato anche l’impresa sociale, l’università e gli enti locali.

In foto il rendering del progetto della Casa del Volontariato


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