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Milano, addio al difensore civico

Nessun successore per Barbetta, con cinque votazioni andate a buca. Ma adesso il Comune dà la colpa a Roma

di Sara De Carli

Alessandro Barbetta, il Difensore civico del Comune di Milano, ha lasciato i suoi uffici in piazza Duomo. E non avrà un successore. Palazzo Marino, infatti, informa i cittadini che la figura del Difensore Civico è stata soppressa, come stabilito dalla legge 42/2010 con cui il Parlamento ha convertito il Decreto 2/2010 dal titolo “Interventi urgenti concernenti Enti locali e Regioni”. Per quanto riguarda le pratiche inevase istruite dal Difensore civico, sarà cura del Comune di Milano prendere contatto con gli interessati.

“Ho ritenuto opportuno ritirare la delibera dietro parere del Segretario generale del Comune – ha spiegato il Presidente Palmeri – in quanto la nuova legge definisce con assoluta chiarezza che sono salvaguardati solo i singoli incarichi di difesa civica non ancora scaduti al 28 marzo di quest’anno: a Milano, al contrario, l’incarico era scaduto e l’ufficio del Difensore civico ha operato in regime di proroga fino a quella data. Dobbiamo dare quindi immediata attuazione alle previsioni della Finanziaria 2010 sulla cessazione della figura dell’ombudsman cittadino”.

Lo scorso 5 febbraio il Presidente Palmeri aveva firmato la delibera di iniziativa consiliare per l’elezione del Difensore civico che, da Regolamento, avviene in Aula a scrutinio segreto e a maggioranza di 3/4 (46 consiglieri) nelle prime tre votazioni e di 2/3 (41 consiglieri) nelle successive. Si sono tenute complessivamente 5 votazioni, tutte infruttuose: il 19 febbraio, il 23 febbraio (due votazioni), il 1° marzo e il 9 marzo scorsi.        

I candidati alla carica di Difensore civico a Milano erano 7: Patrizia Altomano (proposta dal Gruppo consiliare “Lista Letizia Moratti”), Alessandro Barbetta (proposto da Ledha Onlus e dai Gruppi consiliari “Milano civica”, “Verdi”, “Misto”), Luca Falaguerra (proposto dal Gruppo consiliare “Il Popolo della Libertà”), Maria Grazia Fiori (proposta dal Gruppo consiliare “Partito Democratico”), Lucia Lucentini (proposta dal Gruppo consiliare“Il Popolo della Libertà”), Claudia Manfrè (proposta dal Gruppo consiliare “Il Popolo della Libertà”), Alessandro Mangia (proposto da Unione italiana ciechi Onlus)”.   

Il Coordinamento Comitati Milanesi, LEDHA, Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, e LEDHA Milano (Coordinamento associativo della città di Milano) esprimono tutta la loro protesta per i modi e per gli effetti causati da una evidente miopia politica che di fatto pone i Cittadini milanesi oggi nella condizione di non avere più Tutela Civica.

 


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