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Il Centro di solidarietà a rischio chiusura

La lettera aperta di don Mimmo Battaglia al presidente della regione Calabria, Giuseppe Scopelliti

di Redazione

«Egregio Presidente,

Già da alcuni mesi, sueccessivamente al Suo insediamento quale nuovo Presidente della Giunta Regionale, il Presidente del Centro Calabrese di Solidarietà di Catanzaro, operante nel campo della prevenzione e recupero dei tossicodipendenti, anche nella sua qualità di Presidente Nazionale della F.I.C.T. (Federazione Italiana delle Comunità Terapeutiche), Le ha richiesto un incontro urgente per affrontare il tema spinoso della situazione di agonia finanziaria in cui versano il Centro e tutte le strutture che operano nel campo della tossicodipendenza.
Purtroppo nessuna risposta ci è giunta alla richiesta di incontro.
Siamo certi che tale mancato riscontro non è dovuto a indifferenza alla problematica che Le intendevamo esporre, ben conoscendo la Sua riaffermata apertura all’area della solidarietà sociale ed in particolare della tossicodipendenza.
Sappiamo che non è stato per Lei semplice e comodo assumere la gestione di un disastro che in Calabria ha nome “sanità”, e conosciamo i Suoi innumerevoli e gravosi impegni di questa sofferta fase di avvio di legislatura. Comprendiamo inoltre che non è facile dar risposte immediate a chi, come noi, sta pagando costi inimmaginabili per il deficit sanitario, che certo non abbiamo contribuito a creare e di cui siamo stati vittima, figli di un “Dio minore” nelle strategie di prevenzione e recupero di soggetti marginali e costretti a vivere di briciole in un quadro sconfortante di sprechi e di sottovalutazione delle emergenze vere di questa Calabria.

Ma pur sapendo tutto ciò, ci rende preoccupati la mancanza di un incontro richiesto, avendo peraltro colto la Sua disponibilità per “segni” di attenzione verso realtà territoriali di impegno nei servizi socio-assistenziali che Lei ha avuto l’amabilità di visitare pronunciando parole impegnative verso l’area del disagio sociale.
Preoccupati perché la mancanza di un incontro e di una parola di conforto o di impegno può per noi significare la certezza di una “morte annunciata” delle comunità calabresi impegnate nel contrasto alla tossicodipendenza, come la nostra, che sarebbero così chiamate (come alcuni sostengono anche a livello tecnico nelle istituzioni regionali) a pagare per prime i costi del disavanzo sanitario, finendo così per aggravarlo, visti i costi dell’emigrazione sanitaria anche per lo specifico versante della tossicodipendenza. Preoccupati perché ciò significherebbe non solo la fine di una esperienza che ha qualificato la Calabria, ma anche di centinaia di posti di lavoro per tanti giovani operatori calabresi con famiglia che hanno investito la loro vita e la loro intelligenza in questa attività.

Ci consenta, Signor Presidente, di fugare questa preoccupazione, e di poter contare a seguito di un incontro, sul Suo appoggio e sul Suo sostegno, pur essendo consapevoli che la crisi Le imporrà scelte dure e coraggiose, che, se condivise con l’area del disagio sociale, potranno essere per Lei elemento di forza.
Le sollecitiamo nuovamente un incontro urgente.
Se ciò non avvenisse, dovremmo forse prendere atto che per noi e per tutte le comunità terapeutiche  è chiuso un ciclo, e che saremo noi per primi chiamati a pagare i costi della crisi, e che Lei ha probabilmente difficoltà a dircelo.
Si aprirebbe evidentemente una pagina nuova e diversa del nostro confronto con la Regione, come è già avvenuto per altri interlocutori della sanità, fatta di contestazioni esplicite  e di gesti forti e profetici, perchè la profezia impone, se necessario, anche il grido contro le ingiustizie.

Siamo certi che Lei vorrà nell’immediato fugare i nostri dubbi e le nostre paure, convocandoci ad un incontro ed affrontando con noi con grande franchezza e libertà i nodi del problema che sappiamo non essere semplice. Ma insieme si può trovare soluzione ai problemi.

In attesa di incontrarLa, voglia gradire il nostro augurio sincero di buon lavoro

Per il Direttivo del Centro Calabrese di Solidarietà di Catanzaro
                                     Don Mimmo Battaglia
Presidente Federazione Italiana Comunità Terapeutiche

Catanzaro, il 13 settembre 2010»


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