Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Attivismo civico & Terzo settore

Crowd marketing, in rete la Csr è più democratica

Il meccanismo che sta spopolando on line

di Redazione

Confessa che un successo così non se lo aspettava, l’amministratore delegato di CrowdM, l’agenzia di comunicazione e marketing che ha inventato la piattaforma “1ClickDonation” (www.1clickdonation.com). Silvio Stafuzza segue giorno per giorno la crescita “virale” del sistema, attualmente in uso per la campagna Citroen. È bastato che la casa automobilistica mettesse in palio una macchina a favore di cinque onlus (di cui tre – Vis, Coopi e Fondazione Veronesi – già prescelte, altre due invece da eleggere in Rete), perché su internet si scatenasse una “febbre da click”. 850 enti si sono registrati e autocandidati in meno di un mese, quasi 70mila persone hanno cliccato sul sito (o espresso un “mi piace” su Facebook) a favore della propria onlus preferita. Si tratta solo di una preferenza per “guidare” l’azienda nella donazione: non si spende nulla di tasca propria e non si finisce registrati in nessun database commerciale. «Abbiamo fatto una scommessa», commenta Stafuzza, «in questa epoca di crisi di partecipazione, le persone hanno una grandissima voglia di dire la propria. Perché non trasformare, dunque, il sistema dei “mi piace” in una gara di solidarietà? La piattaforma “1ClickDonation” coniuga la responsabilità sociale di un’azienda, il bisogno di visibilità delle non profit e il punto di vista degli italiani».
CrowdM da oltre 15 anni lavora in Rete, sfruttando il potenziale creativo della community online per la definizione di pubblicità e campagne di marketing. «Le campagne di Csr aziendali finora sono passate sulla testa della gente», prosegue Stafuzza. «Quando mi dicono che comprando il detersivo sostengo una onlus, continuo a essere solo un consumatore, non importa la mia opinione. Stessa cosa per gli sms di solidarietà: verso denaro ma non sono davvero coinvolto in un progetto. Con “1ClickDonation” il “peso” del donatore cambia, la sua preferenza è l’ago della bilancia».
Attualmente, in testa alla classifica delle onlus più votate (la fase di voto si concluderà il 26 agosto) ci sono la Fondazione Banco Alimentare con quasi 4mila voti, SOS Villaggi dei Bambini (3.230 voti) e l’Associazione Italiana Dislessia (3.193 voti).
È questo il futuro? «Non lo so, sicuramente è una formula morale, legale e giusta che dona una grande visibilità a questo sito», commenta Valerio Melandri, direttore del master universitario in Fundraising per il non profit a Forlì. «Ma alla fine che cosa c’è in palio? Una macchina, il cui valore corrisponde a poco più di 20mila euro. Il successo di una campagna di fundraising non si basa sui numeri, ma sulla piramide: l’80% delle donazioni arrivano oggi in Italia da un 20% di donatori. Ciò significa che bisogna concentrarsi ancora sul conquistare e fidelizzare donatori, solo così si fa la differenza».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA