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5 per mille 2008, l’attesa sarà ancora lunga

Fisco Carlo Mazzini risponde alle domande delle associazioni

di Redazione

Alla ripresa dell’anno sociale, la nostra redazione ha ricevuto numerose email di associazioni che chiedevano conto del pagamento del 5 per mille del 2008. Ecco la risposta del nostro esperto Carlo Mazzini.

Che fine ha fatto il 5 per mille 2008? La richiesta disperata di molte associazioni ha dell’incredibile, in quanto si parla dei soldi destinati dai contribuenti ad enti non profit con la dichiarazione dei redditi di ben tre anni fa. Tre anni che, a ben vedere, diventano quattro. Infatti, per le principali tipologie di reddito (da pensione o da lavoro – dipendente o autonomo), le relative imposte vengono pagate in maggioranza dal sostituto d’imposta (datore di lavoro, Inps, cliente) mentre questi redditi vengono prodotti. Quindi il 5 per mille 2008 relativo alle imposte del 2007 è stato incassato mensilmente dallo Stato nel corso di quell’anno. Ad oggi sono quattro anni. Quasi 1.500 giorni. Nel 2008 eravamo al terzo anno di vigore della misura e c’era ancora confusione su chi potesse entrare tra i beneficiari e chi no. Allora, come oggi, si aveva bisogno di un provvedimento inserito in qualche manovra, come millesimo comma in una Finanziaria. E pensare che il 5 per mille è così semplice nel suo funzionamento! Anche con uno scostamento di alcuni mesi (bisogna far bene i conti), una volta prodotti gli elenchi, cosa manca a saldare il dovuto?
Mancano i soldi. Mettiamola in questi termini: i politici nella prima edizione si sono scordati di scrivere sul testo di legge quale fosse la previsione di “costo” della misura, mentre per i due anni successivi l’hanno riportato nelle rispettive Finanziarie dicendo che i soldi sarebbero stati erogati l’anno successivo alla scelta dei contribuenti. Inguaribili ottimisti! Poi qualcosa si è rotto. Hanno compreso che in un periodo di vacche magre, tenere vincolati così tanti soldi non conveniva. Ed invece di rendere più spedito il conteggio ed il saldo, hanno iniziato a scrivere nei testi di legge sul 5 per mille quanti soldi sarebbero stati disponibili per l’anno stesso “della scelta” dei contribuenti. La disponibilità dei soldi nell’anno “della scelta” voleva dire ? e vuole ancora dire ? che le somme di cui parlano negli ultimi tre anni sono quelle riferite non all’edizione sulla quale si sta legiferando, ma ad un qualche 5 per mille che in quell’anno verrà erogato. Come dire che da due o tre anni stiamo andando alla cieca, che il 5 per mille 2011, ad esempio, non è ancora coperto.
A luglio di quest’anno un dpcm ha reso disponibili all’utilizzo, tra gli altri, 100 milioni (chissà per quale dei tanti 5 per mille) dei 300 previsti nella legge istitutiva del 5 per mille 2011. Cosa saldano quei 100 milioni? Di certo non il 5 per mille di quest’anno ma probabilmente chi ? a luglio ? non era stato ancora saldato. E se c’è chi, a settembre, lamenta di non aver ancora visto conio, potrebbe voler dire che dobbiamo aspettare ancora un altro dpcm che dica che i soldi stanziati sono disponibili. Altro che 5 per mille 2011; con i tempi che corrono, incrociamo le dita per quello del 2009.


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