Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Sostenibilità sociale e ambientale

Ad Alce Nero e Mielizia il bollino “Spreco zero”

L'azienda certificata con il marchio di Last Minute Market

di Redazione

Dopo  i due “Alce Nero Caffè” di Cesena e Bologna, i primi esercizi  pubblici a spreco zero. Ora anche l’intera azienda Alce Nero e Mielizia, dalla mensa agli uffici, è certificata con il marchio di Last Minute Market, ed è la prima realtà italiana a fregiarsi di questo riconoscimento. “Spreco zero” significa mettere in atto diversi comportamenti volti a non generare spreco e a minimizzare l’impatto di un’attività sull’ambiente.
«Per noi è molto importante aver raggiunto questo primo risultato  – sottolinea Lucio Cavazzoni, presidente di Alce Nero e Mielizia – che rappresenta solo un punto di partenza, non certo un traguardo, di un percorso di sostenibilità, ambientale e sociale, che abbiamo intrapreso e che porteremo avanti con diverse iniziative.» 

La certificazione prevede il rispetto di una serie di buone pratiche per rendere un’impresa sostenibile, condivise e rispettate da tutti i dipendenti. Alce Nero e Mielizia ha provveduto a interventi strutturali volti all’impiego di energia da fonti rinnovabili, che derivano in parte dai pannelli solari installati sulle coperture degli edifici della sede, in parte da fornitori esterni che offrono energia certificata RECS (Renewable Energy Certificate System). Ma vivere a “spreco zero” significa anche mettere in atto una serie di comportamenti virtuosi che permettono di ottimizzare l’uso di ogni risorsa. Per questo in azienda si fa prevenzione rispetto la produzione dei rifiuti, dando la precedenza a materiali riutilizzabili o riciclati, e diminuendo al minimo i prodotti monouso; e si effettua la raccolta differenziata dei rifiuti prodotti.

Un’attenzione particolare è dedicata all’acqua: il classico “boccione” degli uffici, che ha un elevato impatto ambientale, è stato sostituito con un distributore d’acqua collegato alla rete idrica comunale. Anche in mensa l’acqua servita è quella dell’acquedotto, opportunamente filtrata e purificata, e la cucina privilegia prodotti del territorio, orientati al Km zero. In generale, le forniture di materiali per l’igiene e la cancelleria sono “green”.

Analoghe buone pratiche sono impiegate nei negozi “Alce Nero Caffè”, dove tra le altre, si serve gratuitamente solo acqua dell’acquedotto comunale, opportunamente filtrata, naturale o addizionata di anidride carbonica, che viene servita ai tavoli in caraffe di vetro. Nell’anno della lotta allo spreco di acqua, si calcola che il punto vendita di Bologna permetterà di risparmiare lo smaltimento all’incirca di 45.500 bottigliette di plastica l’anno. Per il locale di Cesena sono circa 15mila le bottigliette di plastica l’anno risparmiate all’ambiente.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA