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Mega donazione a Bologna per la Casa delle Donne

Si tratta di un milione di euro

di Redazione

Cresce, in termini di spazi e servizi, la Casa delle donne per non subire di violenza di Bologna, che ha ricevuto recentemente una donazione privata da 1 milione di euro. Il bilancio sociale 2010 della Onlus e i progetti di impiego dell’ingente donazione sono stati presentati oggi dalla presidente Susanna Bianconi, alla presenza dall’assessore comunale al Welfare Amelia Frascaroli.

Nello specifico, i fondi ricevuti dal benefettore saranno spalmati su un arco di 5 anni di attivita’, nel corso dei quali 200 mila euro saranno spesi proprio per rafforzare la progettazione europea e nazionale e contribuire alla sostenibilita’ economica della onlus che conta su fondi pubblici sempre piu’ esigui. Solo il Comune ha dovuto tagliare 25 mila euro di finanziamenti, passando dai 95 mila euro erogati nel 2010 ai 70 mila euro per il 2011.

Complessivamente lo scorso anno da Provincia e Comuni la Casa delle donne ha ricevuto 140 mila euro. In questi mesi, pero’, grazie alla donazione Cantatore, e’ stato acquistato un nuovo appartamento (320 mila euro) per ospitare 6 donne e i bambini, con altri 100 mila euro la sede di via dell’Oro e’ stata rinnovata, ampliata e dotata di un nuovo centralino, una seconda stanza per l’accoglienza e uno sportello lavoro.

Ulteriori 160 mila euro sono destinati alla formazione del personale e al monitoraggio di qualita’ del servizio delle case rifugio, altrettanti per la residenze di accoglienza e, infine, 60 mila riservati a servizi per i minori. “Piu’ fondi abbiamo piu’ servizi riusciamo ad offrire” ha spiegato Bianconi, ricordando che “le utenti sono sempre in crescita” e che l’associazione punta soprattutto “alla promozione e messa in rete, ma anche al fund raising per poterci sostenere, al di la’ del 5 per mille e del sostegno pubblico”.

Centrale per la Casa delle donne e’ la possibilita’ di offrire un tetto alle donne che fuggono dalla violenza, che si consuma per lo piu’ tra le mura domestiche. Attualmente le case rifugio sono messe a disposizione dalla Provincia che le affitta alla onlus ad un prezzo abbattuto del 70% e si fa carico delle utenze. Solo nel 2010 la Casa ha accolto 610 donne (+18% siul 2009), ne ha prese in carico 47 e ospitate 19 con 21 bambini al seguito.


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