Sanità & Ricerca

Telethon Bologna cerca volontari per la maratona

Appello per superare i 300mila euro dell'edizione 2010 sotto le due torri

di Redazione

Allargare la rete della solidarietà per finanziare la ricerca scientifica sulla distrofia muscolare e le altre malattie genetiche. L’appello del coordinatore provinciale di Bologna di Telethon, Alessandro Maestrali: “La terapia non è più un traguardo irraggiungibile, ma per arrivarci c’è bisogno di soldi e di un impegno ancora più diffuso”

Organizzare cene, spettacoli teatrali, concerti e altri eventi per raccogliere fondi. Passare qualche ora durante il weekend in una delle tante postazioni che saranno allestite nelle piazze e nei centri commerciali di Bologna e provincia. O, ancora, impegnarsi a vendere ad amici, colleghi e familiari, i biglietti di una lotteria di beneficenza. Sotto le Due torri si cercano nuovi volontari per la prossima edizione di Telethon, la manifestazione per finanziare la ricerca scientifica sulla distrofia muscolare e le altre malattie genetiche, in programma dal 16 al 18 dicembre.
 
“Chiediamo alle associazioni non profit e alle imprese bolognesi, ma anche ai singoli cittadini, di unirsi alla ‘cordata della solidarietà’ per Telethon – dice il coordinatore provinciale Alessandro Maestrali – e di dedicare un po’ del proprio tempo e delle proprie energie per raccogliere insieme a noi i fondi da destinare al lavoro che i ricercatori italiani stanno portando avanti su malattie genetiche, molte delle quali rare”.
 
Dal 1990, anno della prima edizione nazionale, Telethon ha raccolto 326 milioni di euro, con cui ha finanziato 2351 progetti di ricerca su 459 malattie, con l’obiettivo di arrivare alla cura di patologie fino a oggi incurabili. “La terapia oggi non è più un traguardo irraggiungibile, ma per arrivarci c’è bisogno di tanti soldi e di un impegno ancora più diffuso – continua Maestrali –. La maratona televisiva da sola non è più sufficiente, senza un’azione territoriale di coinvolgimento e vicinanza”.
 
Bologna è sempre stata tra le province più generose e solidali d’Italia, con centinaia di volontari e decine di associazioni, a partire dalla Uildm e dall’Auser, che l’anno scorso hanno permesso di raccogliere circa 300 mila euro. “Quest’anno vogliamo fare un ulteriore passo avanti – conclude Maestrali –. Ma per essere sempre più presenti e vicini ai nostri sostenitori e concittadini, servono forze nuove”.


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