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Triplicate le vendite online

L'allarme dello European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction

di Redazione

I siti di vendita di droga online a luglio 2011 sono raddoppiati rispetto a gennaio 2011, passando da 314 a 631. Più che triplicati rispetto a gennaio dello scorso anno. È la fotografia scattata dallo European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (Emcdda) con la pubblicazione «Online sales of new psychoactive substances». Un aumento preoccupante che spinge l’ente governativo europeo ad un monitoraggio costante del fenomeno in 18 lingue e su un’area vasta e difficilmente controllabile come quella della rete internet. I paesi che ospitano la maggior parte di questi shop online sono gli Stati Uniti con un terzo del totale (197 siti web) seguiti dal Regno Unito con 121 siti web censiti e poi da Paesi Bassi (61),Germania (50), Nuova Zelanda (31) e Repubblica Ceca (24). La lingua più usata per la vendita online resta l’inglese, lingua presente in 490 siti su 621 totali di cui 367 siti dotati della sola lingua inglese per interagire con i venditori.

Con l’intensificarsi dei controlli da parte delle Forze dell’Ordine, sono aumentate anche le precauzioni da parte dei venditori che hanno aumentato il livello delle restrizioni alle spedizioni postali. In certi paesi ad esempio invitano i potenziali acquirenti a verificare la legalità della sostanza o meno. Se nel gennaio del 2010 le restrizioni alla spedizione venivano registrate in 30 dei 170 shop online, il 18%, nel luglio 2011 questo dato è salito a 253 dei 631 siti di e-commerce ovvero il 40%.

Le sostanze più vendute sono il kratom, la salvia, i funghi allucinogeni, la damiana, il cactus e il wild dagga e il meccanismo che viene maggiormente sfruttato da questi “spacciatori del web” sfrutta quelle sostanze in attesa di essere tabellate che però non rientrano ancora appieno nel sistema di controllo. Il Report dell’Emcdda sottolinea quindi l’importanza di effettuare frequenti controlli forensi sui prodotti venduti online al fine di prevenire eventuali rischi per la salute pubblica derivanti dalla vendita di sostanze tossiche non ancora identificate. In Italia il Progetto «Droga & Internet» voluto dal Dipartimento Politiche Antidroga è già attivo da ottobre 2010 con il coinvolgimento delle Forze dell’Ordine e della Direzione Centrale Servizi Antidroga ha già portato alla segnalazione di oltre 100 pagine web in italiano dove era possibile acquistare sostanze illegali.


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