Sostenibilità sociale e ambientale

Nuovi incentivi per le rinnovabili

Ad annunciarlo è il ministro dell’Ambiente Corrado Clini

di Redazione

Nuovi incentivi e benefici fiscali in vista per le fonti rinnovabili. Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini pone in prima linea l’Italia sul fronte delle energie pulite. Il nostro Paese si comporterà in merito seguendo le linee guida emerse nel corso della Conferenza di Durban e dettate dall’Europa. Come Clini ha dichiarato durante una conferenza tenutasi ieri presso il Ministero dell’Economia riguardo gli aspetti della riforma fiscale legati all’ecologia, la crescita economica dovrà andare di pari passo con il rispetto dell’ambiente.

L’impegno del Ministro riguarda innanzitutto un incentivazione all’uso delle energie alternative e rinnovabili, a sfavore dei combustibili fossili. Dalle parole di Clini è emersa la volontà di mettere in campo premi e benefici fiscali rivolti a coloro che si rivolgeranno all’energia pulita, con una conseguente riduzione degli eventuali costi. Inoltre, i nuovi impegni ambientali pianificati a Durban prevedono delle penalizzazioni per coloro che non si orienteranno verso stili di consumo più sostenibili e verso una produzione più attenta all’ambiente.

L’Europa presto coinvolgerà l’Italia in una serie di decisioni relative alla formulazione di un piano di ecotasse e di incentivi per favorire il ricorso alle energie pulite. Le sanzioni monetarie imposte a coloro che non si allineeranno alle nuove regole si trasformeranno in bonus da destinare a coloro che si dimostreranno volenterosi nell’impegnarsi a favorire l’innovazione.

La detrazione fiscale del 55% sull’efficienza energetica, a parere di Clini, così come riportato da un comunicato ufficiale del Ministero di cui egli si trova alla guida, sarebbe l’esempio concreto di come i benefici economici superino nettamente i costi, «oltre al risparmio dei cittadini sulla bolletta energetica e sulle tasse, oltre alla riduzione dei costi per le emissioni di CO2, oltre al contenimento del disavanzo energetico dell’Italia, se non ci si ferma alla sola copertura dei costi, ma leggendo in chiave di conto economico il Fisco (tra Iva e Irpef generate, emersione dell’Iva, occupazione creata), incassa tre volte la spesa sostenuta».

Le decisioni in merito alle future linee guida a favore delle rinnovabili saranno affidate ai Ministeri dei diversi stati europei. In Italia dovranno lavorare in sinergia il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dell’Ambiente ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze, come preannunziato da Clini ed in base alle indicazioni europee.


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