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Respinte le proposte di 46 associazioni

Il progetto della nuova città alle porte di Venezia cambia nome, ma non la sostanza. Come ci spiega Michele Boato

di Carmen Morrone

Il direttore dell’Ecoistituto del Veneto, che nei giorni scorsi ha interrotto   un digiuno di protesta arrivato al 21esimo giorno, ha assistito al Consiglio Comunale di Venezia durato dalle 16 di lunedì 30 gennaio alle 4 del mattino. Ecco la sua cronaca.

In un aula dominata da una maggioranza di “soldatini” formata da una trentina scarsa di consiglieri di PD, IDV, PSI e UDC che aspettavano solo l’ordine del sergente di giornata su come schiacciare il pulsante, sono state respinte, una ad una, tutte (fuorchè due) le decine di proposte, nessuna delle quali campata in aria o “ostruzionistica”, presentate dai consiglieri del Movimento 5 stelle,di Federazione della Sinistra, della Lega e del Gruppo Misto (usciti da Pd e IdV), quasi tutte appoggiate e sottolineate dagli applausi del folto pubblico di cittadini e rappresentanti delle 46 associazioni da mesi al lavoro “per un altro Pat”.

Solo sul tema della sub-lagunare abbiamo sentito la voce di due consiglieri del PD che ne criticavano pesantemente l’ipotesi; ma ciò non è bastato a impedire che venga  di nuovo bocciata la proposta di precisare che il collegamento, questa volta tra S.Marco e il Lido, venga fatto “con mezzi di navigazione acquea”. L’ipotesi sub-lagunare, così, lungi da essere stata cancellata, si è allargata anche ad un’altro tratto di laguna !!

Ma è su Tessera City che la maggioranza silenziosa dei consiglieri PD-IDV-PSI-UDC ha dato il meglio di sè, allargandosi in questo caso anche al gruppo IN COMUNE di Bettin: è stato concordato con questi 5 gruppi e presentato in aula (senza essere poi scalfito dal minimo emendamento) il maxi-emendamento di Giunta, con Tessera City imbellettata da “città dello sport”, non localizzata nelle aree già di proprietà del Comune, e perciò pronta allo scambio di aree  che permetterà alla soc. Save di raddoppiare su altri 700 ettari l’area dell’aeroporto.

L’ordine nella seduta è stato mantenuto da decine di vigili, alcuni armati di manganelli, e da vari poliziotti che, ad un certo punto, hanno avuto l’ordine dal presidente del Cons.Comunale di non far più entrare in aula chi era uscito per telefonare o altro, anche se munito di regolare Pass di identificazione! Tutto come da copione. Anche le dichiarazioni del  capogruppo del PD: «Abbiamo rispettato le promesse elettorali: siamo per il Fare e fare meglio».

Restano le due conquiste, ottenute nei giorni scorsi:
1. la cancellazione della incredibile fermata della TAV all’aeroporto
2. L’impegno del Comune, nel termine di 18 mesi, di studiare come eliminare la presenza delle Grandi Navi, incompatibili con Venezia e la sua laguna


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