Sostenibilità sociale e ambientale

Chi e quando si occuperà della rimozione?

Costa Crociere ha invitato dieci fra le società più importanti del settore a presentare un piano per rimuovere lo scafo della Concordia dall’isola del Giglio. La scelta avverrà entro la fine di marzo.

di Carmen Morrone

La società armatrice si dice «consapevole del fatto che la rimozione dello scafo rappresenta una priorità per la salvaguardia dell’ambiente e delle attività turistiche dell’Isola del Giglio». Per questo l’invito è stato indirizzato alle maggiori e più esperte società al mondo «in grado di eseguire l’operazione nel minor tempo possibile, garantendo la massima sicurezza e il minor impatto ambientale», si legge in una nota di Costa Crociere.

LE SOCIETA’.1) Smit Salvage BV, 2) Svitzer Salvage BV, 3) Mammoet Salvage BV, 4) Titan Salgave, 5) Resolve Marine Group Inc., 6) T&T Marine Salvage Inc., 7) Donjon Marine Inc., 8) Tito Neri S.r.l., 9) Fukada Salvage & Marine Works Co. Ltd., 10) The Nippon Salvage Co Ltd. 

TEMPISTICA. I piani predisposti dovranno pervenire entro l’inizio di marzo 2012 a Costa Crociere, che li valuterà insieme al Comitato Scientifico della Protezione Civile, per arrivare a scegliere il piano migliore entro la fine di marzo 2012. Costa assicura che «i tempi indicati sono da considerarsi i migliori possibili in una situazione di questo genere, fermo restando che non si possono escludere sin d’ora slittamenti, data la complessità dell’operazione».

COMITATO TECNICO. La Compagnia ha istituito un comitato tecnico, composto da rappresentanti di Costa Crociere, Carnival Corporation & plc, Fincantieri, Rina ed esperti del settore, anche in ambito accademico, che opererà per la migliore definizione del piano, in coordinamento con le Autorità Competenti.

CARBURANTE e ALTRI MATERIALI. Nei giorni scorsi Costa crociere ha incaricato la società Smit Salvage BV, leader mondiale del settore, per la rimozione del carico di carburante della Costa Concordia, e ha presentato un piano per la rimozione di altri materiali e sostanze potenzialmente inquinanti che , annuncia la società armatrice «è pronto ad essere operativo condizioni meteo permettendo».  


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