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Economia & Impresa sociale 

L’Europa verso la regolamentazione dei derivati

Un accordo siglato ieri a Bruxelles

di Redazione

La gestione del rischio e la trasparenza del mercato da 600mila miliardi dollari over-the-counter (OTC) sarà presto regolamentato dopo l’accordo siglato tra i negoziatori del Parlamento europeo, il Consiglio UE dei ministri e la Commissione europea.

Leonardo Domenici, deputato del gruppo dei socialisti democratici, ha commentato con favore l’accordo: «La nuova legislazione UE segna un passo in avanti nella trasparenza e la stabilità sui mercati finanziari. Inoltre, faciliterà l’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie. Si tratta di un risultato importante per noi».

I derivati negoziati “over-the-counter” sono stati visti come una delle cause principali della crisi finanziaria 2008-2009. L’80% dei derivati sono negoziati bilateralmente, fuori borsa.

«Questa nuova legislazione UE colma un’enorme lacuna. Dopo l’accordo sulla vendita allo scoperto di credit default swap, abbiamo aggiunto un altro mattone alla regolamentazione finanziaria. Procedure e meccanismi appropriati sono previsti per ridurre il rischio per i contratti derivati che non saranno liquidati.

«C’è voluto molto tempo per raggiungere un compromesso, nonostante il fatto che la raccomandazione di regolare la negoziazione dei derivati fosse stata fatta dal G-20 fin dal settembre 2009.

«Abbiamo ottenuto la garanzia che tutte le informazioni utili sui contratti derivati siano segnalate e accessibili alle autorità europee e nazionali. Gli obblighi di segnalazione sono i più ampi possibile, coprono tutti i prodotti derivati e tutti gli attori. Questo darà alle autorità comunitarie un quadro completo dei mercati dei derivati negoziati sia on che off-exchange. È una premesssa fondamentale per assicurare che una tassa sulle transazioni finanziarie sia effettivamente esigibile.

“Abbiamo anche rafforzato le esigenze operative delle Clearing House e dei loro membri. Capitalizzazioni e garanzie richieste sono alte, i registri e la contabilità devono essere conservati separatamente per ogni cliente, ed i requisiti di corporate governance sono impostati in modo da evitare conflitti di interesse.

«È un peccato, tuttavia, che il Consiglio si sia opposto la nostra proposta di dare un ruolo più forte per l’European Securities and Markets Authority (ESMA) relativa alla procedura di autorizzazione della Clearing House.

 


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