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Chevo-Perù: il progetto si presenta

Presentata la parthership tra ChievoVerona Calcio e ProgettoMondo Mlal

di Redazione

È stato presentato questa mattina un progetto che vede insieme sport e solidarietà, una società di calcio di serie A e una ong impegnata nella cooperazione internazionale. Si tratta di “Chievo nel mondo, il mondo nel Chievo”.
«Solidarietà, giustizia, diritti umani e sviluppo. Non sono più temi esclusivi degli addetti del settore. Partnership come questa, tra un’organizzazione di cooperazione internazionale come ProgettoMondo Mlal, da 45 anni impegnata in programmi di sviluppo in America Latina e Africa, e una società sportiva come il ChievoVerona Calcio, dimostrano anzi che la sfida riguarda ormai davvero tutti: operatori economici, educatori, sportivi, cittadini…». Sono le parole usate dal presidente dell’ong ProgettoMondo Mlal, Mario Lonardi, ha voluto presentare il nuovo impegno triennale che vedrà per tre anni schierate insieme le due realtà, fianco a fianco delle organizzazioni di bambini e adolescenti lavoratori che operano nell’estrema periferia di Lima.

Con il coinvolgimento della prima squadra, le giovanili e la CuoreChievo, grazie anche a un logo offerto da un noto marchio giovanile peruviano, sarà promossa, come ha illustrato nel dettaglio la dirigenza del ChievoVerona attraverso la propria portavoce Monica Foti, una raccolta fondi sull’intero territorio nazionale che contribuirà a ristrutturare e ampliare nuovi spazi di aggregazione, formazione e istruzione per gli adolescenti di uno dei quartieri più disagiati della capitale peruviana, Amauta. Uno dei tanti nuovi agglomerati, senza servizi né spazi per i giovani, sorti negli ultimi vent’anni nella zona desertica che circonda Lima.

Padrino e testimonial naturale della campagna Chievo-Perù, il giocatore Rinaldo Cruzado, originario proprio di Lima: «È per me un onore partecipare a un’iniziativa che riguarda direttamente il mio Paese, ma soprattutto sono orgoglioso di potere sostenere con il mio impegno di uomo e di sportivo un progetto che si rivolge ai bambini che, in Perù, come in molti altri Paesi del mondo, soffrono per un diritto negato» ha detto il giocatore. «Personalmente mi sento coinvolto su più livelli. Non ultimo quello del mio essere anche genitore. Ci tengo infatti che i miei figli imparino a conoscere e a capire anche condizioni e contesti diversi da quelli che hanno la fortuna di vivere loro», ha concluso Cruzado.

«Iniziative come quella del Chievo-Perù sono in definitiva la dimostrazione plastica di un mondo che cambia, che supera i confini comunali e nazionali per diventare quell’occasione concreta che ci colloca, da protagonisti, dritti al centro del mondo!», ha riassunto il presidente dell’ong veneta, Lonardi. Chiara Bebber, responsabile per ProgettoMondo Mlal di questa iniziativa, illustrando nel dettaglio le attività che, grazie anche a un cofinanziamento dell’Unione europea si stanno promuovendo nell’ambito dell’intero progetto, ha ribadito quanto sia strategico per l’ong lavorare al fianco di ragazzi, con il coinvolgimento di un mondo giovane come è quello del calcio, per una crescita completa degli adolescenti del Sud del Mondo. Perché, ha detto, «lo sport non è solo gioco e simbolo di successo: per milioni di bambini è soprattutto un’opportunità di guadagnare in autostima, condividere il quotidiano con altri coetanei, sperimentarsi e provarsi in un gruppo e difendersi dai richiami della strada e della violenza. In questi casi il calcio diventa una reale possibilità di crescita».


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