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Attivismo civico & Terzo settore

Il non profit sfida il Parlamento

di Redazione

Associazioni del Comitato editoriale di Vita, rappresentanze (Assifero e Forum del terzo settore) e politici. È da questo mix che alla conclusione del seminario con l’Intergruppo per la sussidiarietà (320 parlamentari aderenti, 220 deputati e 100 senatori) sono uscite quattro proposte di lavoro comune (a cui va aggiunto il tema del servizio civile, vedi pagina precedente) su altrettanti fronti caldi: la stabilizzazione del 5 per mille; la chiusura dell’Agenzia per il terzo settore; il trattamento fiscale delle liberalità; la normativa sull’impresa sociale. Quattro punti su cui nei prossimi mesi lo stesso Intergruppo, in collaborazione con la nostra testata, organizzerà un momento pubblico con l’obiettivo, ha spiegato il coordinatore dell’Intergruppo Emmanuele Forlani, «di ribadire l’importanza del terzo settore in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo». Il primo obiettivo? «Rendere visibile al parlamento e alla pubblica opinione il peso reale del non profit». Numeri dunque. Come quelli che il presidente del Gruppo Vita, Riccardo Bonacina ha voluto ricordare aprendo i lavori ospitati negli uffici del Montecitorio Meeting Centre: «Più di 3 milioni di italiani sono impegnati nelle organizzazioni di volontariato, di cui sono utenti quasi 7 milioni di persone. Il tutto per un controvalore economico di circa 8 miliardi di euro». Usando l’indicatore della John Hopkins University adottato dall’Ilo e dall’Istat ,si può dire che «un euro investito nel volontariato ne rende 12».


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