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Acli: contro il pregiudizio educazione e cultura

Antonio Russo (Acli) chiede anche di modificare le norme sulla cittadinanza

di Redazione

C’erano anche le Acli questa mattina alla “catena umana” contro tutti i razzismi organizzata a Roma intorno al Colosseo dall’Unar, l’Ufficio nazionale contro le discriminazioni razziali, con il quale l’associazione collabora quotidianamente nella gestione del contact center, il numero verde per le segnalazioni dei casi di discriminazione (800901010). In questo occasione, Antonio Russo, responsabile immigrazione delle Acli ha osservato che: «Il razzismo e il pregiudizio si contrastano con l’educazione e la cultura, ma anche con le buone leggi. È tempo di modificare in Italia il quadro normativo, a partire dalla legge sulla cittadinanza e il diritto di volto, affinché i diritti civili, sociali e politici delle persone di origine straniera possano essere riconosciuti».
 
In riferimento alla Giornata internazionale contro il razzismo, che si celebra oggi in tutto il mondo Russo ha aggiunto: «Non possiamo ignorare in questa giornata la tragica vicenda che ha scosso la Francia e l’Europa, a Tolosa; così come le stragi di ragazzi compiute lo scorso luglio ad Oslo, in Norvegia; l’uccisione dei cittadini senegalesi a Firenze, lo scorso dicembre. Violenza, razzismo e xenofobia crescono spesso nell’indifferenza e si nutrono della sottovalutazione di gesti e linguaggi che in Europa e in Italia sono tornati incredibilmente ad avere diritto di cittadinanza».
 
E ha concluso: «Occorre riprendere l’impegno all’educazione, soprattutto tra le giovani generazioni; esercitare una serie revisione dei nostri linguaggi, con particolare riferimento al mondo della comunicazione e della politica; lavorare perché le leggi accompagnino le trasformazioni del Paese, riducendo le disuguaglianze nel riconoscimento dei diritti e dei doveri, tra cittadini italiani e cittadini di origine straniera».


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