Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Economia & Impresa sociale 

Con le cooperative quella pulita costa il 30% in meno

Lo dimostra un rapporto di Elabora

di Redazione

Energia pulita con un costo inferiore del 30%. In cooperativa si può. Lo dimostrano gli oltre 300.000 cittadini utenti delle 73 cooperative elettriche disseminate lungo tutto l’arco alpino che si “autopagano” e si “auto producono” l’energia elettrica: dal Friuli Venezia Giulia al Trentino Alto Adige, dalla Lombardia al Piemonte, per finire alla Valle d’Aosta. E tutto questo in barba al +18% di aumento del costo della benzina registratosi nell’ultimo anno e segnalato da The Economist.

È quanto emerge dal rapporto realizzato da Elabora, centro studi di Confcooperative e presentato al convegno “La cooperazione elettrica dell’arco alpino” in svolgimento a Roma a Palazzo della Cooperazione, organizzato da Federconsumo – Confcooperative e da Federutility.

«Aderenti a Federconsumo-Confcooperative», dice Costantino Giacomolli, presidente delle Cooperative Elettriche, «le 73 cooperative, erogano energia a oltre 300.000 abitanti, per un totale di 80.000 utenze, grazie a una rete che si articola per circa 2000 km, su un territorio di 700 kmq e distribuisce oltre 350 milioni di KWh (sui 500 milioni prodotti) distribuiti in 60 comuni e in 110 centri frazionali. Un’esperienza straordinaria dove il cittadino è socio, produttore, consumatore e utente del servizio. Perché in queste località d’Italia», conclude Giacomolli, «l’unica energia disponibile è quella prodotta dalle cooperative alle quali l’Enel ha da sempre demandato il compito di produrre elettricità per le difficoltà di andare a produrre ed erogare energia in alta quota».

«La cooperativa elettrica d’utenza in Italia», aggiunge Pierluigi Angeli, presidente Federconsumo-Confcooperative, «potrebbe rappresentarne gradualmente una risposta sempre più valida e accreditabile. Un’energia pulita, prodotta interamente da fonte rinnovabile, idrica in prevalenza e fotovoltaica quella prodotta dalle cooperative elettriche dell’arco alpino».

«E se in Italia, il fenomeno interessa 300.000 cittadini-utenti», aggiunge Vincenzo Mannino, segretario generale Confcooperative, «negli Stati Uniti d’America ben 42 milioni di persone, delle immense zone rurali degli USA, consumano energia prodotta dalle oltre 900 cooperative presenti. In Argentina 4 milioni di persone, pari all’16% dell’intera utenza del Paese, utilizzano l’energia prodotta dalle 800 cooperative elettriche d’utenza. In Spagna», conclude Mannino, «la cooperazione fornisce energia a circa il 97% delle utenze domestiche e a oltre il 70% delle utenze industriali del distretto urbano di Crevillente, grazie a un impianto fotovoltaico». 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA