Solidarietà & Volontariato

Cameron: 600 milioni per la Big Society

Un fondo del governo inglese per finanziare i gruppi intermedi. Ma considerando i tagli, il bilancio è comunque in passivo

di Gabriella Meroni

Nuova benzina per far funzionare la macchina della Big Society. Il premier inglese David Cameron ha annunciato la partenza di un nuovo fondo da 600 milioni di sterline che finanzierà le attività di charities e gruppi della società civile. La maggior parte dei fondi – ha spiegato il premier – è stato attinto dalle migliaia di conti dormienti incamerati dallo Stato; tuttavia, se si considerano i tagli totali decisi dall’esecutivo per far fronte alla crisi, il bilancio del settore è comunque in passivo.

I nuovi finanziamenti andranno a sostenere imprese sociali che dimostrino di poter ripagare l’investimento con il capitale sociale che generano. <<Questi capitali devono servire allo sviluppo della società>>, ha detto Cameron. <<I soldi della City non devono andare solo alle aziende profit e al business, ma anche a quelle imprese che affrontano ogni giorno problemi sociali complessi>>, ha aggiunto il premier.

Cameron  è noto per aver inventato il concetto di Big Society, sul quale ha vinto le elezioni e che definisce la sua “missione politica”. Quanto alla definizione di Big Society, per la Bbc è costituita da “charities e organizzazioni di volontariato che scelgono di svolgere le attività pubbliche oggi appannaggio del governo”. Il nuovo fondo è indipendente dall’esecutivo: il 60% delle quote che lo compongono appartengono al Big Society Trust, una società privata (Ltd) composta da dirigenti di enti sociali, aziende e pubbliche amministrazioni. Il restante 40% è detenuto da Barclays, HSBC, Lloyds Banking Group e the Royal Bank of Scotland.

Nonostante il finanziamento appena deciso, però, i conti del terzo settore britannico sono comunque in passivo per colpa dei tagli complessivi decisi dal governo. I conti li ha fatti il National Council for Voluntary Organisations, una sorta di Forum del terzo settore inglese, che ha stimato in circa 3 miliardi di sterline i mancati introiti pubblici nel periodo 2011-2015. L’analisi completa (scaricala!) è stata realizzata dal Ncvo analizzando i dati forniti dallo stesso governo Cameron, e finora non è stata smentita. Inoltre sempre il Ncvo ha creato un sito, http://voluntarysectorcuts.org.uk, dove raccoglie le segnalazioni dirette delle associazioni di volontariato che vedono svanire i finanziamenti pubblici. Nei soli primi sei mesi del 2011 il sito ha ricevuto 494 segnalazioni per 76,5 milioni di sterline di tagli.



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