Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Economia & Impresa sociale 

I quaranta volti della finanza etica

Il who's who della responsabilità pubblicato da Vita. Scarica lo speciale

di Redazione

Per il consueto appuntamento con la “Guida alla finanza sostenibile”, quest’anno Vita ha pensato di proporre ai lettori una formula inedita: un who’s who che presenti i profili dei suoi protagonisti. Strumento utile anche in vista del convegno organizzato dal Settimanale per la tre giorni al Salone del Risparmio ospitato dall’Università Bocconi, “Impact Investing, cambiare la società attraverso i mercati”.

Impact investements, moltiplicatori sociali

Nel novembre del 2010, J.P. Morgan – una delle più grandi e discusse banche d’affari e di gestione del risparmio Usa – presenta insieme con Rockefeller Foundation – una delle più grandi fondazioni filantropiche del mondo, che dal 1913 ha erogato più di 14 miliardi di dollari – uno studio denominato Impact Investments, una categoria emergente di investimenti. Il lavoro, pur con alcuni limiti e semplificazioni, rappresenta il punto d’inizio di un dibattito ormai globale. Il principale autore della ricerca, Nick O’Donohoe, allora capo globale della ricerca della banca e in precedenza per 14 anni in Goldman Sachs, viene nominato alla fine del 2010 capo della Big Society Bank fortemente voluta dal primo ministro inglese Cameron per dare impulso finanziario allo sviluppo della società di mezzo.

Ma cosa sono gli impact investments? C’è grande dibattito sull’argomento, e convergenza limitata sulle definizioni, tuttavia possiamo dire che sono investimenti strutturati per generare un impatto positivo, di tipo sociale e ambientale, rispettando requisiti predefiniti di sostenibilità finanziaria. Esistono tradizionalmente momenti nella storia della finanza globale che esigono l’introduzione di grandi innovazioni e che, osservati successivamente, ne cambiano radicalmente il corso. È stato così per l’invenzione della moneta, per l’introduzione di operatori specializzati come le banche e le assicurazioni, per lo sviluppo di nuovi prodotti come i mutui, le pensioni, i fondi mutualistici. Gli impact investments sono effettivamente un nuovo tipo di investimento, in quanto presuppongono un bagaglio di competenze distintive da parte di chi li gestisce, organizzate in strutture specifiche di gestione. A tal proposito il sistema di formazione anglosassone ci anticipa, mettendo a disposizione dei giovani un’ampia e concorrenziale gamma di corsi e master ad hoc. Inoltre si rende necessario

uno sforzo di sviluppo e adozione di sistemi condivisi di misurazione in grado di valutare il livello di performance, dati gli obiettivi di impatto sociale e ambientale che l’organizzazione oggetto di potenziale investimento si propone. Le sfide che aspettano questo sforzo di innovazione finanziaria, che prova ad uscire da nicchie culturali e di settore per affacciarsi come reale alternativa nel mercato della gestione del risparmio, sono diverse. Occorrerà grande attenzione per evitare eccessive semplificazioni e generazione di aspettative irrealizzabili, in particolare per quanto riguarda i rendimenti (che, è inutile girarci attorno, saranno mediamente e necessariamente più bassi di quelli destinati ad iniziative “tradizionali”), e nello stesso tempo definire bene gli obiettivi di impatto e le pre-condizioni di sostenibilità economica delle iniziative, in assenza delle quali le risorse destinate competeranno solo ed esclusivamente con quelle destinate alla filantropia, cancellando il potenziale di moltiplicazione da destinarsi al cambiamento globale.

di Paolo Migliavacca, ad Vita spa

Il convegno
Presso la Bocconi,20 Foyer Aula Magna – Sala 5 – via Roentgen 1 a Milano, il 20 aprile avrà luogo l’incontro “Impact Investing, cambiare la società attraverso i mercati”. Ingresso libero, ore 16.30


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA