Welfare & Lavoro

Ritrovato il “follaro d’oro” rubato dalla tomba di don Diana

Nel frattempo sabato con una cerimonia al cimitero di Casal di Principe era stata riposizionata una copia del follaro trafugato

di Redazione

È stato ritrovato ieri il “follaro d’oro” che era stato trafugato dalla tomba di don Peppe Diana nei giorni scorsi. A darne notizia l’Agenzia Sir che riporta il primo commento di Geppino Fiorenza e don Tonino Palmese, referenti di Libera per la Campania, e Valerio Taglione, referente di Libera per Caserta e coordinatore del Comitato Don Peppe Diana che definiscono «Una buona notizia» il ritrovamento del “follaro d’oro” trafugato nei giorni scorsi dalla cappella di don Peppe Diana, nel cimitero di Casal di Principe.

«Avrà parlato al cuore duro di quei ladri lestofanti lo stesso don Peppe – si chiedono i membri di Libera -, col suo sguardo luminoso? Li avrà impauriti l’onda di indignazione contro l’atto “‘barbarico” e”sacrilego”?».
Intanto sabato 21 aprile una« piccola folla sdegnata, ma composta, tenace, sicura di sé per incarnare valori di verità e di giustizia» davanti alla cappella profanata «rappresentava l’Italia intera», hanno sottolineato Fiorenza, Palmese e Taglione.
Nella mattina del 21 aprile, infatti, era stato riposizionata una copia del “Follaro d’Oro” sulla tomba di don Peppe Diana. Il sacerdote di Casal di Principe era stato barbaramente ucciso dalla camorra il 19 marzo 1994.

Tutti insieme, «ragazzi delle scuole, associazioni, rappresentanti della Chiesa, prefetto, procuratore antimafia, questore, carabinieri, guardia di finanza, cittadini onesti… hanno dato il senso dell’unità tra istituzioni e società responsabile. È stato il trionfo del valore della vita sulla morte, la violenza, la sopraffazione». Un grazie anche all’informazione, che «a quell’indignazione hanno dato voce ed immagini» concludono i rappresentati di Libera ai microfoni dell’Agenzia Sir.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA