Welfare & Lavoro

Pavia mette un freno alle slot machine

Votato in consiglio comunale un regolamento che stabilisce distanze minime da luoghi sensibili come le scuole per le nuove sale giochi

di Redazione

Un freno alle slot machine. Il Comune di Pavia, città che registra la più alta densità di macchinette sul suo territorio, ha deciso di mettere un freno al fenomeno. Si tratta di un provvedimento importante se si pensa che Pavia è anche la città italiana nella quale si spende di più per il gioco d'azzardo: 2.897 euro pro capite.
Lo ha fatto decidendo di limitare l'apertura di nuove sale giochi e l'installazione di slot machine nei locali pubblici. Il nuovo regolamento, votato dal consiglio comunale pavese (con l'astensione delle minoranze), prevede infatti delle distanze minime da scuole, chiese e centri sociosanitari per le nuove sale giochi.
Al caso Pavia il numero di Vita in edicola dedica un'ampia inchiesta: La rivolta di Slot City. Nell'articolo firmato da Marco Dotti si racconta anche come dal basso sia partita la riflessione e la rivolta a una situazione che non si vuole dare per scontata.
Ora il regolamento votato dal consiglio comunale sembra dare una prima risposta alla richiesta fatta dai pavesi che lo scorso 8 giugno sono scesi in piazza e con striscioni colorati hanno ricordato che anche a Pavia c'è chi dice no al predominio del gioco d'azzardo. Un'invadenza che era arrivata all'apertura di una sala giochi proprio di fronte allo sportello "fragilità" dell'Asl.


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