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Economia & Impresa sociale 

Sapelli: «Che errore la Tobin tax»

Giudizio senza se e senza ma dell'economista torinese: «Hollande ha fatto un errore colossale, se l'Italia pensa di introdurre questa misura colerà a picco»

di Redazione

«Credo la Tobin tax sia un colossale errore». Giulio Sapelli, torinese, storico dell’economia e docente di Analisi Culturale dei Processi Organizzativi all’Università Statale di Milano, ma soprattutto spirito libero, non usa giri di parole per dire la sua sulla Tobin tax, la tassa sulle transazioni finanziarie che debutta oggi in Francia.

Giulio Sapelli


Professore, perché boccia la Tobin tax francese voluta da Sarkozy e confermata dal nuovo presidente socialista Hollande?
Perché se c’è qualcosa di cui ha bisogno tutta l’Europa, non solo la Francia, è di attrarre semmai investimenti. Quando la Tobin tax è stata applicata in Thailandia nel ’97 ha scatenato a catena la fuga dei capitali stranieri e la crisi asiatica. È una misura assolutamente inconcludente, populistica e demagogica. Il governo Hollande comincia male se fa queste uscite populiste, invece di fare una politica che cerchi di essere keynesiana e di premere con l’Italia perché la Bundesbank cambi le sue opinioni sull’intervento del prestatore di ultima istanza. La Francia già ha introdotto la tassa patrimoniale: c’è una fuga dei capitali francesi verso Bruxelles e Londra. Adesso mettiamo anche la Tobin tax che non ha mai avuto alcuno esito positivo…
 

Deluso da Hollande?
I socialisti avevano suscitato molte speranze in me. Con queste manovre però si rivelano anche loro: fondamentalmente fanno politica di austerity. Noi invece abbiamo bisogno di promuovere gli investimenti. Altrimenti si cade nella recessione. La debolezza delle èlite francesi è sconvolgente. Pensavo che non ci fosse nulla di peggio di Sarkozy invece mi accorgo che ci può essere, specie se Hollande comincia così. Sono molto scoraggiato.


Lei è contrario a priori alla Tobin tax?
Sì, perché non ha nessun valore. È una sovratassazione sugli investimenti finanziari di breve termine. Ma già capire prima quali siano gli investimenti finanziari di breve termine o speculativi è molto difficile. È una tassazione che apre una discrezionalità alla politica enorme e che può creare un disordine dei mercati finanziari spaventoso, oltre quello che già c’è.


Ne consegue che lei è contrario introduzione in Italia…
Accidenti! Sono enormemente contrario. L’Italia è un Paese in cui ciò che è mancato storicamente è il capitale. Giusto? Il nostro è un capitalismo senza capitali. Se mettiamo anche la Tobin tax andiamo a picco. Moriremmo tutti di fame.


Né tantomeno l’appassiona il dibattito sulla eventuale destinazione delle risorse ricavate con la Tobin tax…
Chi deve decidere? Il Governo? La Tobin tax, anzitutto, aumenterebbe la discrezionalità dei governi. Ma sa, poi, quanto ci vuole dal punto di vista tecnico per reperire i soldi della Tobin tax? Quante contestazioni possono sorgere? La gente che fa queste proposte non ha nessuna competenza tecnica.
 


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