Economia & Impresa sociale 

Il microcredito fa flop

Due anni fa la Cei lanciò il prestito della speranza, per raggiungere 30mila famiglie in difficoltà. I prestiti ad oggi sono appena 1.769. E 22 milioni di euro restano inutilizzati

di Redazione

I soldi ci sono, ma nessuno li vuole. È questo il paradosso del Prestito della Speranza, il fondo per il microcredito creato due anni fa dalla Conferenza Episcopale Italiana. Che è stato un flop. Lo dice, numeri alla mano, Redattore sociale.
Il fondo ha una disponibilità di 30 milioni di euro, ma ad oggi ne sono stati impegnati in garanzia solo 8: quindi 22 milioni restano  inutilizzati. I prestiti concessi sono stati 1.769, a fronte di circa 4mila domande: c’è una selezione molto alta, d’accordo, ma anche – complice la diffidenza delle famiglie verso le banche – una scarsa domanda. E dire che l’obiettivo dichiarato era quello di raggiungere 30mila famiglie!
Livio Gualerzi, dirigente per le risorse finanziarie e responsabile per i progetti della Cei, intervistato da Giovanni Augello dice che entro dicembre la Cei valuterà la bontà dello strumento: «se la Cei dovesse decidere di mantenerlo in essere solo per le domande già presentate, sarebbe difficile affermare che in Italia esiste il microcredito».
 


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