Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Politica & Istituzioni

Onu: «troppe e inutili le spese per le armi»

L'intervento di Ban Ki-Moon per rilanciare il disarmo: «i tempi sono maturi per tagli profondi»

di Redazione

«Molti istituti di difesa ora riconoscono che sicurezza significa molto più che semplice tutela dei confini. Gravi problemi di sicurezza possono sorgere a causa di tendenze demografiche, povertà cronica, disuguaglianza economica, degrado ambientale, pandemie, crimine organizzato, repressione e altri processi che nessuno Stato può controllare da solo. Le armi non sono in grado di risolvere tali problemi». Lo ha detto Ban Ki-Moon, segretario generale delle Nazioni Unite, in un testo diffuso oggi dall'United Nations Office for Disarmament Affairs (qui il testo completo in inglese).

Eppure, continua «le priorità in termini di bilanci nazionali tendono ancora a riflettere i vecchi paradigmi. Enormi spese militari e nuovi investimenti per la modernizzazione delle armi nucleari hanno lasciato il mondo armato in eccesso e al tempo stesso la pace non finanziata a sufficienza». Prova ne sia il fatto che «lo scorso anno, la spesa militare globale ha superato 1.700 miliardi di dollari, cioè più di 4,6 miliardi di dollari al giorno, somma che, da sola, è quasi il doppio del bilancio delle Nazioni Unite per un anno intero».

L'infografica delle Nazioni Unite sullo scarso finanziamento al disarmo

Ma Ban Ki-Moon ricorda anche il fatto che «gli sforzi per raggiungere il disarmo nucleare restano in fase di stallo» e che «lo scorso mese, opposti interessi in gioco hanno impedito l’accordo su un trattato di cui si sente invece bisogno e che avrebbe potuto ridurre lo spaventoso costo umano del commercio internazionale di armi, ancora scarsamente regolamentato».

Il segretario generale dell’Onu mette nero su bianco ciò che tantissimi ormai si chiedono, e dice che «è difficile trovare una spiegazione a un tale livello di spesa militare in un mondo post-guerra fredda e in un contesto di crisi finanziaria globale». Si tratta, dice, di «opportunità umane perse». E conclude con un invito diretto: «Gli stanziamenti per gli armamenti nucleari sono maturi per sopportare tagli profondi», poiché «tali armi sono tra l’altro inutili contro le minacce odierne alla pace e alla sicurezza internazionali».
 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA