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Economia & Impresa sociale 

La filantropia è sempre più donna

Ormai il 27% delle ricchezze mondiali è in mani femminili, e da sempre in quasi tutte le famiglie chi decide quanto e come spendere sono le donne. I consigli di un'esperta per non lasciarsi scappare potenziali (e generose) donatrici

di Gabriella Meroni

L'economia è sempre più donna, e lo sviluppo economico passa sempre di più dall'altra metà del cielo: quindi perché non pensare che le maggiori donazioni possano arrivare proprio dall'universo femminile? Se lo chiede il sito australiano womensagenda.com, rivolgendosi alle associazioni pe raccomandare loro di rivolgersi prevalentemente alle donne se desiderano avere successo nel settore della raccolta fondi.

Ma non si tratta di un consiglio generico: Angela Mentis, ceo della società di private banking NAB Private Wealth, interpellata dal sito, è molto più precisa, e suggerisce di rivolgersi alle donne soprattutto in caso si voglia ricevere lasciti.

"Sempre più donne sono destinatarie di cospicue eredità vista la loro maggiore longevità rispetto agli uomini", osserva la pragmatica manager. "Inoltre negli ultimi cinque anni il numero delle mogli che guadagnano più dei mariti è triplicato, senza contare che da sempre le donne sono responsabili delle decisioni di spesa della famiglia nel 90% dei casi".

Uno studio del Boston Consulting Group conferma, rivelando che ormai il 27% delle ricchezze mondiali è in mani femminili. "Per quanto riguarda i lasciti, vediamo che le donne sono molto più sensibili all'argomento", nota ancora Mentis, "perché più attente a valori quali la condivisione, l'uguaglianza e la pace".

Nella foto: Christy Walton, patrona di Wal-Mart, è la donna più ricca del mondo secondo Forbes. Ha un patrimonio personale di oltre 25 miliardi di dollari

 


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