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Alzheimer: la maglia del nonno

Una storia ispirata al giornalista di 90° minuto, Ignazio Schino, per spiegare ai più piccoli cos'è l'Alzheimer.

di Sara De Carli

«Albertosi, Burnich, Facchetti…»: la formazione della nazionale italiana del 1970 se la ricordava sempre a memoria. Era tutto il resto che ogni tanto se ne andava. Per esempio la strada giusta per ritornare a casa dopo la scuola. Nonno Ignazio è il protagonista di “La maglia del nonno”, un racconto firmato da Gabriella Genisi per spiegare ai bambini cosa succede a un nonno malato di Alzheimer (Biancoenero edizioni, 8 euro). Un nonno ispirato a Ignazio Schino, storico giornalista di 90º minuto morto nel 2008 dopo anni di convivenza con l’Alzheimer. L’autrice devolve i diritti d’autore all’Associazione Alzheimer Bari.

Come è nato questo libro?
Da scrittrice, io sono molto sensibile al tema della memoria e mi spaventa moltissimo l’idea di perderla. L’Alzheimer aveva fatto da sottotraccia in un mio precedente romanzo, Fino a quando le stelle, che la Federazione  Alzheimer Italia ha segnalato sul proprio sito e consigliato come strumento a supporto dei famigliari dei malati. Ho fatto molte presentazioni di quel romanzo con diverse associazioni di malati e a un certo punto l’Associazione Alzheimer di Bari mi ha suggerito di scrivere una favola per parlare dell’Azlheimer ai bambini.

Ed ecco "La maglia del nonno". Ma Ignazio Schino?
È il padre del presidente dell’associazione di Bari, e qui a Bari è stato un personaggio. Mi sono ispirata a lui, per omaggiarlo. E anche a mio nonno, che mi ha raccontato moltissime storie: se sono diventata una scrittrice lo devo a lui.

Il cuore del libro è la maglia della memoria, «una maglia magica e coloratissima che fa ricordare tutte le cose». Ma certe mattine il nonno «dimentica di indossarla». Quale messaggio ha voluto dare?
Ho voluto sottolineare la necessità di essere pazienti, perché con l’Alzheimer i nonni tornano un po’ bambini. E questo vale per i bambini ma anche per le famiglie. E ho voluto far fare una riflessione al piccolo che narra la storia: «c’è una cosa che però non mi piace. Se il nonno è a casa con noi, non ho il permesso di invitare i miei amici. Non capsico perché, anche se è un po’ diverso da prima, è sempre il mio nonno. Non potremmo giocare tutti insieme?”.  Il messaggio che vorrei dare agli adulti è di non allontanare i bambini dai nonni, sono così importanti!

Le illustrazioni del libro, da cui è tratta l'immagine di copertina, sono di Eleonora Marton.
 


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